Una casa non è mai solo una casa. La casa è il nostro rifugio, il nostro palcoscenico, la nostra storia. La casa è il nostro territorio reale ed emozionale.
La casa è nascondiglio, castello, sorpresa, meraviglia, mistero. Scegliere, tra tante la propria casa, decidere di ristrutturarla, significa affrontare un momento molto bello e molto complesso allo stesso tempo, accompagnato in egual misura da paure e aspettative, sia per quanto riguarda la sfera emotiva, sia quella economica.
Tanti, forse infiniti, sono i modi di abitare una casa. La casa, la nostra, ci deve somigliare.
1. Perciò, come prima cosa, non fatevi lusingare dalle mode del momento: pensate a cosa vi piace davvero, a cosa vi piace fare quando rientrate la sera, a cosa vi fa stare bene e il progetto della vostra casa seguirà i vostri movimenti, le vostre abitudini, i vostri bisogni e così ogni stanza sarà ridisegnata seguendo i vostri suggerimenti, le vostre esigenze. Progettare uno spazio sempre più significa progettarne l’esperienza e cioè progettare il coinvolgimento di chi lo abiterà in modo fisico, cognitivo, sensoriale. Negli ultimi anni possiamo osservare un’attenzione sempre maggiore verso gli aspetti psicologici ed emotivi legati all’ambiente progettato.
2. Concentratevi prima di tutto, sulla scatola, sul contenitore. Costruite un luogo che sappia accogliere la vostra storia fatta di colori, forme, suoni, odori. Una volta tracciato il percorso funzionale, il susseguirsi delle diverse stanze, pensate ai materiali che vorrete usare, toccare, respirare. Senza tralasciarne l’usabilità e la durevolezza, sceglieteli per la consistenza fisica che sanno esprimere. Non necessariamente devono essere materiali preziosi ma devono saper comunicare la loro fisicità, tattilità e autenticità. Una progettazione sempre più attenta al benessere sensoriale e psicologico non può prescindere da una scelta consapevole dei materiali. La materia, dal punto di vista sensoriale e tattile oggi è sempre più l’indiscussa protagonista degli spazi.
3. Una volta scelte le finiture ponete attenzione ai colori che vorrete utilizzare. Il colore, per il suo carattere psicologico e narrativo, è oggi un elemento progettuale sempre più importante. Lo “stato d’animo” di un colore e le sensazioni che comunica sono elementi imprescindibili nel costruire l’esperienza psicologica e funzionale di uno spazio e per garantire il benessere psicofisico di chi lo abita. Il colore può ridisegnare la geometria di uno spazio, può aumentarne la dimensione percepita, può riequilibrarne le altezze. Cercate sempre di costruire una palette armonica che tenga conto prima di tutto della cromie dei materiali che avete scelto. La scelta di un colore o di una palette cromatica non è una scelta isolata ma deve essere fatta in relazione a tutti gli altri elementi presenti nello spazio. Il colore non è qualcosa di statico ma bensì è fluido e mutevole. Non scegliete i colori della vostra casa affidandovi ad un campionario ma una volta selezionata la palette che preferite richiedete delle campiture sulle diverse pareti (40 x 40 cm) della stanza e osservate gli angoli di luce e ombra e come il colore assuma toni diversi durante le ore della giornata in modo che possiate decidere la totalità più giusta in relazione alla luminosità e al carattere della luce di quella particolare stanza. Come ho già detto cercate di costruire spazi “morbidi”, armonici. Prediligete toni desaturati, evitate contrasti eccessivi che potrebbero generare spazi iperstimolanti, affidate agli arredi e ai tessuti i toni d’accento in modo che lo spazio sia equilibrato dal punto di vista percettivo.
4. A questo punto dovrete scegliere come illuminare il vostro spazio. Un progetto della luce consapevole contribuisce in modo importante alla costruzione di uno spazio confortevole, dove luce e ombra concorrono a costruire tridimensionalità e benessere percettivo disegnando e dando valore agli oggetti e alle geometrie del vostro spazio. Illuminare la propria casa non significa semplicemente, come forse accadeva un tempo, affidarsi a lampadari a centro stanza o ad applique a parete, oggetti a volte dal segno ingombrante che spesso non riescono a costruire una qualità della luce articolata ma è un processo più complesso, pensato per arricchire la qualità di uno spazio. Il progetto della luce oggi è intrinsecamente legato allo spazio architettonico e collabora nella costruzione di un luogo più caldo e accogliente. Ancora una volta si lavora con elementi di sfondo e accenti per costruire scenari mutevoli e funzionali alle diverse attività oltre che ai diversi momenti della giornata: una luce diffusa, spesso affidata ad una sorgente luminosa discreta, non protagonista, illumina in maniera morbida lo spazio che acquisisce poi profondità, complessità e mutevolezza grazie alle luci d’accento.
5. Un’ultima cosa, un consiglio importante, prima d’iniziare la vostra ristrutturazione non accontentatevi di un preventivo generale ma esigete un capitolato descrittivo molto preciso e dettagliato delle opere che state per affrontare, questo vi aiuterà a limitare “l’effetto sorpresa”. Tenete presente che nel corso dello sviluppo di un cantiere ogni minima variazione rispetto a quanto precedentemente deciso significa un costo. Non accontentavi neppure di una semplice data della presunta consegna del cantiere ma chiedete un calendario dei lavori con la specifica delle diverse attività e il tempo previsto per ognuna di queste, in questo modo avrete uno strumento che vi consentirà di monitorare eventuali ritardi in corso d’opera in una fase in cui è ancora possibile porvi rimedio.
Come ho già detto, ristrutturare un immobile è un momento molto bello e molto complesso allo stesso tempo, se potete, affidatevi ad un professionista che vi sappia accompagnare in questa avventura, qualcuno di cui vi fidiate che sappia dare forma alle vostre esigenze e ai vostri desideri, e valore al vostro tempo e al vostro budget.
Di Marina del Monaco (qualcheatelier), testo raccolto da Serena Maj