Eppure in concomittanza con il “back to work” è più che mai venuto il momento di pensare al look perfetto per un eventuale colloquio di lavoro.
Come vestirsi ad un colloquio di lavoro?
L’errore è dietro l’angolo, proprio perché sembra facile. Invece potrebbe essere un po’ più complesso di quanto sembri. In primis, tutto dipende dal tipo di lavoro per il quale si fa il colloquio. Anche se è vero che “l’abito non fa il monaco” la realtà purtroppo è spesso diversa e se si cerca un impiego di creativo in una nuova realtà si cercherà di dare un’immagine diversa dell’avvocato, oppure del contabile. Chiaro, questo in linea di massima. Anche perché qualunque sia il lavoro per il quale si hanno delle competenze, sarà importantissimo essere fedeli a sé stessi e al proprio stile.
Regola numero 1
Occhio alla scollatura. La scollatura ci sta, e sarà ovviamente diversa da donna a donna. Tuttavia è sempre meglio puntare sul classico e sul bon ton. Optando per una scollatura tonda e non troppo profonda. L’obbiettivo poi sarà quello di farsi guardare negli occhi.
Occhio al colore!
I colori dicono molto più di noi stessi di quanto vorremmo credere. Cerchiamo se possibile di optare per tinte positive che ci facciano star bene e soprattutto che ci donino. Non c’è nulla di peggio del colore sbagliato che spegne il proprio incarnato. Lobbiettivo è di colpire nel segno e farci notare. No, non far notare il prorpio abbigliamento ma noi stessi. La nostra personalità deve passare al primo piano.
Ordine prima di tutto
L’errore più frequente è quello involontario. Una camicia stropicciata, un collo ingiallito, una macchia non andata via all’ultimo lavaggio. Tutte piccole sviste che sono più frequenti di quanto vorremmo pensare e credere. In quell’occasione però non c’è margine all’errore. Il tutto deve essere perfetto e in ordine.
Quella gonna troppo stretta
Può essere proprio quella oppure una zip fastidosa. Una camicia un po’ rigida, un paio di pantaloni nei quali non siamo a proprio agio. Un maglione troppo caldo che misto allo stress ci fa sudare troppo… Molto spesso facciamo l’errore di comprarci vestiti “a posta”. Passeggiando per strada ci fermiamo davanti alla vetrina e sbam. Eccolo là. Quel look che ci vediamo già cucito addosso. Quel look bello pronto, stirato, nuovo di zecca per affrontare una nuova avventura. E nell’immaginario ci sta benissimo. Magari nella realtà pure. Ma sono vestiti con i quali ancora non abbiamo fatto i conti con la realtà. Magari li abbiamo provati… e nel camerino andava tutto a meraviglia. Dopo tre ore, la metropolitana l’attesa e l’ansia, ecco… un po’ meno. Questo è uno dei casi in cui la comfort zone vince sempre.
Qual è quindi l’abbigliamento migliore per un colloquio?
Non siamo più negli anni ’80. Finita l’era della “divisa di lavoro” quale tailleur e tacco medio. Certo, non stiamo andando ad un pranzo informale con l’amica del cuore. Il giusto sta però nel mezzo. Equilibrando formale e informale per creare un risultato moderno, casual chic e adatto a varie situazioni.
Ecco gli abbinamenti vincenti:
Gonna “matita” al ginocchio più t-shirt un po’ ampia + blazer (magari diverso dalla gonna… evitiamo l’effetto sciura) + décolletée
Jeans a vita alta e a gamba svasata + camicia o blouse di seta e giacca – sandali con tacco squadrato
Pantaloni palazzo stampati + t-shirt bianca + blazer + stivaletti
Jeans skinny – maglia asimmetrica o dalla vestibilità un po’ ampia + giacca da smoking
Tubino nero + giacca in denim
Vestito stampato mai troppo scollato + giacca
Una regola da tenere in mente?
Less is more! Soprattutto per quanto riguardano gioielli ed accessori. Vi saranno d’intralcio più che altro.