Il 5 ottobre esce in sala Blade Runner 2049, il film diretto da Denis Villeneuve, l’attesissimo follow up del capolavoro visionario di Ridley Scott, considerato uno dei migliori e più importanti film di tutti i tempi, il cui impatto è andato oltre al cinema, e si è esteso alla televisione, alla musica, all’arte, alla moda e perfino ai corsi universitari. Protagonisti sono Ryan Gosling e, nuovamente, Harrison Ford.
Arriva Ryan, c’è ancora Harrison
Trent’anni dopo gli eventi del primo film, l’agente K della Polizia di Los Angeles (Ryan Gosling) scopre un segreto sepolto da tempo che potrebbe far precipitare nel caos quello che è rimasto della società. La scoperta di K lo spinge verso la ricerca di Rick Deckard (Harrison Ford), un ex Blade Runner della polizia di Los Angeles sparito nel nulla da 30 anni.
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La previsione di Ridley Scott
Sono passati trentacinque anni, da quando l’innovativo film futuristico Blade Runner, si è imposto sul grande schermo. All’epoca, nessuno avrebbe mai potuto immaginare quanto quel film continuasse a risuonare nella cultura moderna, facendo da pioniere a quel che poi è diventato un genere completamente nuovo: il neo-noir cyberpunk. Esteticamente il primo Blade Runner è stata una rivoluzione, una fusione di due generi che, a prima vista, non viaggiano insieme: fantascienza e noir. Ma oltre alla forma è stata preveggente la sostanza: il rivelatorio film di Scott ha immaginato una serie di problematiche sociali e ambientali che sono diventate sempre più diffuse: dal decadimento urbano ai cambiamenti climatici, dall’uso dell’ingegneria genetica alla sovrappopolazione ed ai divari di strati sociali ed economici.
La qualità della vita
in Blade Runner 2049 viene approfondito il tema della qualità della vita. In entrambi i film, ci sono gli esseri umani e ci sono i replicanti, e anche se sembrano molto simili in realtà vengono considerati in maniere differenti perché uno è concepito, e l’altro è creato. E la loro differenza innata è che chi viene concepito si presume abbia un’anima. Ma qual è la natura di un’anima? È esclusivamente umana?