Amazon ha presentato le sue novità in vista del Natale 2017. Grande ospite della presentazione, la food blogger più famosa d’Italia: Chiara Maci, protagonista di un interessante showcooking che ci ha permesso di scoprire i segreti per mangiare sano, anche quando si ha poco tempo.
Intervista alla food blogger Chiara Maci
Partiamo dalla moda. Che rapporto hai con lo shopping online? Sono una persona che vede il futuro ordinando da casa, direttamente dal divano. Uso molto il delivery sia nel food che per quanto riguarda l’acquisto di vestiti, scarpe e prodotti beauty. Uso molto i servizi web, soprattutto per mancanza di tempo.
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Infatti, al giorno d’oggi abbiamo sempre meno tempo. Quali sono i tuoi consigli per cercare di mangiare bene e sano in poco tempo? Sono proprio una di quelle che ha pochissimo tempo e per questo cerco di ottimizzare tutto… che vuol dire: fare tante volte la spesa online, così ti arriva a casa velocemente. Comprare ingredienti e saperli cuocere. Prima ho fatto l’esempio della zucca. Piuttosto che perdere un’ora a pulirla, mettetela in forno e intanto in quella mezz’ora voi fate altro. Questa è l’economia domestica che serve per ottimizzare i tempi. Sapere che ingredienti comprare e conoscere le tecniche di cottura, perché tante volte si perde più tempo a pulire un ingrediente e a cuocerlo piuttosto che fare una ricetta completa. Oggi per esempio ho fatto un risotto – che tutti pensano che sia una cosa lenta da fare – e una crema di zucca con la capasanta… il tutto in un attimo. La capasanta poi è facilissima da fare, basta scottarla ed è già pronta… come un crostaceo e un gambero. Quindi basta scegliere ingredienti giusti e trattarli nel modo giusto.
E invece quali sono le accortezze che ci consigli per mangiare sano? Per me mangiare sano vuol dire, non utilizzare troppo sale e non utilizzare troppi grassi dove non sono necessari. Per me l’olio extra vergine d’oliva va utilizzato, mentre il burro lo uso come plus, perché non serve un panetto di burro per mantecare un risotto. E’ ovvio che viene molto buono con un panetto di burro, ma non serve, non è necessario.
Quanto è difficile per una donna affermarsi nel mondo del food, ancora oggi tipicamente maschile? Lavorare in cucina è molto duro per le donne. E’ un lavoro che ahimè una donna può fare molto più di giorno che di sera, perché se ha famiglia è molto più difficile. E’ un lavoro prettamente maschile per la durezza del lavoro stesso: per gli orari, per lo stress delle giornate. Però la creatività molte volte è donna, anche se l’uomo tante volte devo ammettere che lo vedo più preciso, e non mi sento di fare queste grandi distinzioni tra uomo e donna. In Italia abbiamo delle grandissime cuoche, che però molte volte faticano ad essere chef. Sanno cucinare, e cucinano bene, ma non sono a capo di “brigate”, perché magari non hanno il polso di un uomo o la durezza tante volte necessaria in una cucina per mantenere l’ordine.
Quali sono i valori che vorresti trasmette a tua figlia? Io sono una persona che crede tantissimo nelle donne, da sempre. L’ho sempre comunicato e l’ho sempre scritto. Ho una figlia femmina e in pancia ho un maschietto. Per me la cosa importante è che le femmine crescano consapevoli di ciò che possono fare, consapevoli che sono esattamente le stesse cose che possono fare i maschi, così come il lavoro del cuoco, dove per farlo basterà sposare i tempi del lavoro con le esigenze della famiglia.
Nel tuo percorso c’è qualcosa che non rifaresti? Niente. Rifarei tutto. Rifarei anche Giurisprudenza. Rifarei anche l’esperienza in azienda nel marketing. Rifarei il licenziamento e tutto quello che è arrivato dopo. Rifarei assolutamente tutto, perché sono molto contenta ora, e quindi vuol dire che tutto è andato molto bene.