Ogni spazio domestico, compresi gli esterni come giardini e terrazzi, finiscono inevitabilmente sotto la sua influenza: il che include anche il salotto, da sempre protagonista dell’ambiente domestico.
Se ciò non è ancora accaduto, forse è il caso di porre rimedio semplicemente perché niente più dello stile minimal trasmette ordine e serenità. Ma è anche una soluzione eccezionale per le case meno spaziose: togliendo ogni ingombro o futile elemento decorativo, resta solo il succo di ciò che è la casa. Ma come arredare il salotto in stile minimal?
Salotto minimal: come scegliere la poltrona?
La poltrona è uno dei pochi componenti d’arredo dei quali non potrete fare a meno. Nonostante la logica di “pulizia” del minimal chic, alla poltrona non si rinuncia mai. Ma come scegliere la poltrona? Nella teoria dovrebbe essere anch’essa connotata da linee semplici e pulite, senza troppi ghirigori o comunque con uno stile geometrico e ben definito. I negozi specializzati come il noto Duzzle propongono una vasta gamma di poltrone online, sia in pelle che in eco-pelle, in grado di accontentarvi per qualsiasi stile da voi scelto: compreso naturalmente il minimal chic. Lo stile è importante, ma non è tutto: una poltrona scomoda, è l’esatta antitesi della filosofia minimal.
Mobili e spazi: le regole del minimal chic
Minimal + chic = ottimizzazione degli spazi e stile inconfondibile. Una formula matematica che, per essere spiegata, al pari di un teorema richiede la conoscenza di alcune regole basilari. Intanto, lo spazio: come gestirlo con i mobili? Devono valorizzarlo e non coprirlo (o ridurlo più del necessario). E devono essere più che mai geometrici, per entrare a far parte dell’abitazione. Altrimenti verrebbe meno il potere rilassante di questo stile votato alle geometrie e all’ordine puro. E non dimenticatevi lo stile: meglio scegliere colori scuri come il nero per far risaltare quelli chiari. Un po’ come lo Yin e lo Yang.
Minimal e variazioni di forme: sono concesse?
Il minimal, in realtà, non è uno stile univoco come un blocco di marmo. Ma al contrario uno stile modellabile, come la creta. Premesso che le regole geometriche rimangono fondanti, è comunque possibile rompere l’equilibrio per creare una rinnovata alternativa. Per esempio, la linearità della poltrona e dei divani potrebbe essere spezzata dall’inserimento di una componente dalle forme diverse. Come un tavolino da caffè rotondo, magari in ardesia. Diverso il discorso per l’illuminazione: è necessaria la presenza di ampie vetrate per la luce naturale. Per i punti luce artificiali, invece, optate per qualcosa di semplice e lineare come le lampade senza paralume.
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