L’auto perfetta: ovvero curata con quella perfezione che è magnifica e sana ossessione. Ma anche piglio maniacale, in un tutto che può racchiudersi in un’unica parola: amore.
Amore assoluto quello di Marcello Mereu per le auto. Toccarle, lucidarle, coccolarle, amarle, viziarle e soprattutto renderle uniche e rimetterle a nuovo è il suo mestiere.
E tutto questo ha un nome ovvero Car Detailing, una tecnica di eccellenza che Mereu con un approccio quasi “couture” svolge oggi dopo un trascorso come brand manager per alcune Maison del lusso internazionale … Prada, Saint Laurent, Jimmy Choo, Dior…
Gli amori però quelli veri, non si tradiscono mai così che qualche anno fa ecco l’arrivo del suo progetto Haute Detailing che il car-detailer, sardo con un esperienza di vita professionale tra Milano, Parigi e Londra ha fatto diventare un lavoro-passione-hobby-vita-entusiasmo e molto altro.
E celebrities e non, collezionisti e non … frequentano “only by appointment” proprio come in un Atelier il suo studio per fare un restyling della propria auto.
L’ho incontrato questa settimana per Focus On.
Partiamo da una domanda molto precisa Marcello. Mi spiega che cosa è esattamente il car detailing e come è nato il progetto? Il car detailing di alto livello nasce nel contesto dei concorsi di bellezza per auto classiche, laddove a partire dallo stesso veicolo, il livello di restauro e i car detailing devono essere all’eccellenza. Un collezionista che si rispetti e che vanta un ricco palmares ha un rapporto stretto con il car detailer. Nello specifico le azioni che compongono un car detailing sono, la pulizia, la lucidatura della carrozzeria che può essere a più livelli (se per un concorso può durare vari giorni), il piccolo restauro degli interni, tutto fatto con estrema precisione e altissimo contributo professionale. Non sottovaluterei la pulizia dei vetri, il cui processo in fase di finitura può essere complicato, e la cui riuscita può compromettere il livello del risultato finale. Il mio progetto nasce da una passione mai assopita e coltivata sin da bambino (ero un detailer senza saperlo), poi l’incontro con Mantovani il primo detailer italiano , un pioniere , ho imparato da lui le tecniche più efficaci , poi di nuovo gavetta come feci nella moda fino alla decisione di aprire il mio studio di detailing.
Lei ha lavorato per tanti anni come brand manager nel mondo del lusso – nel circuito moda. Come si trasporta-traduce questo stesso concetto di extremely luxury nel settore delle auto? Che approccio ha seguito fin dall’inizio? Parto dall’ ultima domanda, grande umiltà e con l’ossessione per il lavoro fatto bene e meticoloso che è un po’ il segreto del successo di molti brand nella moda. Inoltre oggigiorno è impensabile approcciare un progetto nella parte alta del mercato senza preparazione, ragion per cui da vero “car nerd” dedico molto tempo alla ricerca e allo studio dei modelli che mi accingo a preparare, per un concorso o per gli occhi del proprio possessore. Un’ altra caratteristica del mio studio è il reparto “cura e piccolo restauro” della pelle che è un legame col mio mondo precedente, dove per anni mi sono occupato di accessori.
Chi sono i suoi clienti e che cosa le chiedono? Sono collezionisti, possessori di super car, giovani o più maturi tutti uniti da un ingrediente fondamentale, la passione/ossessione per le auto. Poi c’è il mondo della pelle, dove i clienti sono anche le aziende, per la cura degli arredi dei loro punti vendita o uffici di rappresentanza ad esempio, ma anche la signora che vuole vedere rivivere il divano e chiede come servizio la pulizia e un piccolo restauro.
Come funziona nel dettaglio il suo garage-atelier e come organizza il suo lavoro? Parlerei più di uno “studio di detailing” perché l’approccio parte dallo studio del mezzo da trattare, sia essa una super car o un auto d’ epoca più o meno giovane. Ogni auto ha una sua storia anche personale, il lavoro si concorda in fase di appuntamento col cliente in modo da dare il massimo servizio in termini di qualità. Il lavoro lo svolgo in prima persona e capita nei progetti più impegnativi, di avvalermi della collaborazione di esterni, sempre sotto la mia super visione.
Come pensa stia cambiando il mercato delle auto del lusso in questi anni? Il mercato dell’auto in generale negli ultimi anni sta cambiando moltissimo. Dopo anni di stasi sono ripartiti gli investimenti su tecnologia ed ecologia e l’auto di alta gamma è la prima protagonista. Ma la cosa più interessante e che le case automobilistiche stanno riscoprendo l’importanza della loro storia o tutte le migliori case hanno aperto il reparto “classic” dedicato ai modelli che hanno costruito l’identità del proprio marchio.
Ha qualche nostalgia del mondo della moda? Nessuna, anche se il mio debito nei suoi confronti è enorme, ho avuto una grande fortuna, ho lavorato in aziende prestigiose e incontrato persone incredibili, ciò ha permesso di maturare negli anni passati da professionista in quel settore il mio progetto che è mix della mia grande passione di sempre e skills acquisite sul campo. La moda è una grande palestra per tutti, velocita, flessibilità e capacita di risolvere i problemi sono il pane quotidiano della moda. E’ un settore molto meno frivolo di come si vede dal esterno.
Quali sono i suoi prossimi progetti? Progetti tanti! Ma un sogno su tutti e quella di potermi occupare del mantenimento del parco auto di Giorgio Armani, che ha grande gusto nelle auto ed è uno dei miei heroes da sempre!