Abbiamo incontrato Nunzio Colella, fondatore della società Capri Srl, proprietaria dei brand Gutteridge e Alcott.
Un’azienda a carattere familiare che dopo essersi confermata in Italia con la presenza di oltre 120 negozi Alcott e quasi 60 boutique Gutteridge
, sta conquistando la Spagna, dove ad oggi sono già stati inaugurati 9 store, e l’Inghilterra, dove lo stesso Colella ci ha annunciato due opening imminenti.
Ma i progetti della Capri Srl vanno anche oltre al settore fashion. La conferma arriva dall’acquisizione dello storico Palazzo Caravita di Sirignano a Napoli, acquisito lo giugno scorso, che verrà trasformato in un albergo di lusso di alta gamma.
Ecco la nostra chiacchierata con Nunzio Colella, Amministratore Unico di Capri Srl, Fondatore del Gruppo e Presidente del Consiglio di Amministrazione della società.
Prima di fondare la Capri Srl, quali erano i suoi programmi e le sue ambizioni? Ho sempre avuto obiettivi legati al mondo del lavoro, finalizzati all’attività che mi ha tramandato mio padre. Noi nasciamo con negozi multibrand, per poi lanciare il nostro marchio, quasi 30 anni fa, nel 1988.
Com’è nata l’idea di creare un marchio proprio? Il mondo del tessile negli anni 80 ha avuto il massimo dell’esaltazione i grandi marchi dell’epoca come Moncler, Levi’s, Wrangler e tanti altri, e chi aveva negozi multibrand sentiva il bisogno di avere il proprio marchio, per venderlo nei propri negozi. Noi all’epoca avevamo dei negozi multibrand e così è nata l’idea di creare il marchio Alcott.
Perché avete scelto la filosofia del fast fashion? Il fast fashion è stata una conseguenza del mercato. Ad un certo punto abbiamo scelto di avere Gutteridge come marchio di posizionamento, mentre la strategia del fast fashion di Alcott è stata una scelta costretta per far fronte alla concorrenza dei vari H&M, Zara, Kiabì, OVS, etc.
Oltre al primo negozio inaugurato a Napoli, qual è stato il momento chiave che ha portato al successo di oggi? Non c’è stata nessuna strategia particolare, se non l’attenzione a lavorare in maniera seria, tutti i giorni, mettendoci sempre il massimo. Mio padre mi raccontava sempre che un suo amico una volta gli chiese “Ma come fai a fare tutte queste cose?” e lui rispose “guarda apro il negozio alle 8 di mattina e lo chiudo alle 10 di sera”. Se tu lavori, e lavori con serietà, a qualche risultato arrivi, se poi invece te ne vai a St.Tropez, a Montecarlo, a Cannes o a Nizza in vacanza, ti arriva qualche risultato in meno.
Quali sono i nuovi obiettivi di Capri Srl? L’obiettivo è l’estero. Abbiamo già aperto 8 negozi e un altro lo stiamo aprendo a Madrid. Con questa nuova apertura siamo arrivati a 9 negozi in Spagna, tra Madrid, Barcellona e Granada. Siamo reduci di una visita a Londra dove apriremo due boutique: una come Gutturidge e una come Alcott. Poi continueremo con lo sviluppo che ci siamo ripromessi di fare in Italia, con un occhio particolare alla Spagna e all’Inghilterra.
Com’è stato accolto il brand in Spagna? Benissimo. In Spagna abbiamo aperto 3.000 metri a Granada di fianco a Primark e nonostante loro abbiano forse 6.000 metri di negozio, riusciamo a competere alla grande. Loro saranno sicuramente più forti di noi, ma noi facciamo la nostra parte.
State anche guardando a nuovi continenti? No, per il momento ci vogliamo concentrare sull’Europa e in particolar modo sulla Spagna dove abbiamo un processo di sviluppo in atto che vogliamo completare. Con un’attenzione e un occhio sull’Inghilterra, cominciando da Londra.
State pensando anche a delle collaborazioni con personaggi famosi? Sì abbiamo un rapporto aperto con qualche personaggio, ma ancora non possiamo svelare il nome.
State pensando a qualche evento particolare per il 30° anniversario nel 2018? Sì faremo una festa megagalattica. Un evento che non vogliamo ancora svelare, ma che sarà epico.
Dove si terrà? A Milano, a Napoli… A Napoli, perché è la nostra città e siamo orgogliosi di essere napoletani e vogliamo restare campani e italiani nonostante tutti i fondi che ci continuano a corteggiare per portarci all’estero… ma noi vogliamo restare italiani e napoletani.