Ci sono storie di talento e generosità che nascono per intrecciarsi. Una di queste è la storia di amore e musica che lega da vent’anni Phil Palmer, straordinario chitarrista inglese che ha suonato accanto a nomi come Dire Straits, Tina Turner, Eros Ramazzotti, George Micheal, e Numa, sua compagna e musa, interprete, autrice, produttrice.
Giovedì 14 dicembre questo incontro di talenti e di anime prenderà una nuova forma sul palco del Teatro Nuovo di Ferrara grazie al concerto-spettacolo ‘La Nostra Storia’ che ripercorre la storia della musica contemporanea nella chiave intima e sincera racchiusa dagli sguardi di Phil Palmer e Numa.
‘La Nostra Storia’ è un racconto di note, parole e immagini, modulato da strumenti capaci di trasmettere emozioni uniche: la chitarra di Phil, la voce di Numa, le percussioni e la voce di Danny Cummings, il pianoforte di Primiano di Biase.
‘La Nostra Storia’ vuole aprire un dialogo personale e diretto fra gli artisti sul palco e il pubblico, un canale di comunicazione vero capace di far circolare energia e emozioni e trasformare una serata in un’esperienza indimenticabile di contatto di cuori e pensieri attraverso l’arte. Abbiamo parlato di questo spettacolo con Numa Palmer, che, attraverso la musica, ci ha raccontato un’idea profonda di vita. E di amore.
Cosa significa vivere di musica e di arte? Credo che vivere significhi servire con cuore aperto la vita e il pianeta, cioé l’ambiente, il mondo nel quale siamo immersi. L’arte e, in particolare, la musica hanno l’enorme potere di riuscire a generare una straordinaria empatia, attraverso la quale poter trasferire un messaggio di apertura e fiducia alle persone. Certo, questo potere può essere usato anche male, ma se ne si è consapevoli, se ci si muove per generare pace, se c’è coerenza fra la propria vita e il messaggio positivo che si trasmette si crea con il pubblico una relazione autentica. Sono convinta che non ci sia nessuna separazione netta fra pubblico e artisti, chi guarda riflette chi è sul palco: mentire al pubblico è mentire a se stessi. Viceversa, se si trasmettono idee e pensieri autentici le persone sopra e intorno al palco lo sentono e risuonano delle stesse sincere vibrazioni.
Quali sono stati gli incontri fondamentali della tua vita? Ognuno di noi porta con sé tracce di tutte le persone che incontra, dei continui scambi di energie, pensieri e sensazioni che si generano fra ogni essere umano. Ogni incontro è prima di tutto umano, in qualsiasi ambito si svolga. Ho avuto la fortuna di incontrare tantissime persone incredibili nella mia vita e sono certa che altrettante mi aspettano, credo però che l’incontro decisivo sia stato quello con il buddhismo di Nichiren Daishonin, ormai venti anni fa, che ha dato un senso nuovo alla mia vita insegnandomi l’apertura all’altro e al nuovo. Se il cuore non è aperto, gli incontri non si compiono. Grazie al buddhismo ho capito che ogni vita è una missione, non una croce da portare, che si può essere felici anche in un mondo pieno di sofferenza facendo della propria vita un continuo tentativo di trovare pace e armonia, in sé, nell’ambiente e negli altri.
Lo spettacolo ‘La nostra storia’ fonde musica e parole, il tuo modo di intendere la musica e il teatro e quello di tuo marito, Phil Palmer. Come vivi questa relazione fra musica e parole? ‘La nostra storia’ è un discorso di parole e musica, un dialogo aperto con il pubblico, una condivisione di esperienze che, nel mio cuore, vorrebbe assomigliare a una chiacchierata fra amici davanti a un camino, diretta e sincera, rilassata. La voce, dice la tradizione, svolge il lavoro del Buddha: è lo strumento che l’uomo ha per esprimere quello che ha dentro. La voce dà vita alle parole e dentro ha l’eco della mente e del cuore, i quali, per essere allineati, devono alimentarsi nel profondo ascolto interiore. Se ci si conosce, si può parlare con autentica sincerità. La musica unisce alla voce un ulteriore livello di empatia, insieme diventano un potente veicolo di comunicazione fra le persone.
‘La nostra storia’ è un viaggio che ripercorre mezzo secolo di musica contemporanea, quella musica che è stata e continua a essere la colonna sonora delle vite di tanti di noi. In questo senso, ‘La nostra storia’ è un titolo che può essere inteso in un doppio senso: è la storia della vita mia e di Phil, delle nostre esperienze musicali e umane, un viaggio lungo oltre 20 anni, ed è anche il racconto che noi ne abbiamo tratto e che ripercorreremo durante lo spettacolo insieme a chi è curioso di conoscerci e ascoltarci, di entrare in contatto con noi. Io ho avuto un percorso ricco e pieno di sorprese, Phil ha suonato accanto a nomi grandissimi e ha costruito con ciascuno un rapporto sincero e diretto, alimentato dalla sua straordinaria sensibilità e dalla sua apertura di cuore, dalla sua innata capacità di mettersi in ascolto, cogliere l’essenza e raccontarla attraverso la sua musica.
Come racconteresti il rapporti di Phil con la chitarra, lo strumento che lo accompagna da sempre? La chitarra è la voce della sua anima. Phil è un artista, un musicista, un uomo estremamente riservato, dall’animo delicato e dotato di una grande empatia: attraverso il suono della sua chitarra parla del suo cuore e parla al cuore degli altri, racconta il suo mondo interiore sciogliendo la timidezza nota dopo nota.
Vi siete spesso spesi per cause benefiche, cosa vi ha spinto? La solidarietà e il volontariato sono elementi fondanti di ogni vita, una modalità della nostra apertura al mondo e il segno dell’attenzione verso i più deboli, qualunque sia il loro problema, la loro fragilità. Ogni essere vivente ha diritto a essere visto, riconosciuto e aiutato. Ho iniziato questa chiacchierata dicendo che ho capito quanto sia importante servire il mondo, aggiungo che ho scoperto che il mio talento specifico (ognuno ne porta in dote tanti) è la musica, l’espressione attraverso le parole e i suoni, e metto questo strumento al servizio di chi ne ha bisogno, in qualunque forma mi arrivi incontro. Ho e abbiamo collaborato con importanti agenzie internazionali come con piccole realtà dedicate all’aiuto e a ciascuna abbiamo dato il nostro contributo, come con la canzone ‘Promised Land/Noi Siamo Amore’, che Vincenzo Incenzo ha scritto ispirato da Renato Zero, che io ho avuto l’onore di interpretare e che, grazie all’attenzione del direttore artistico di Unicef Alberto Zappieri, ha avuto il patrocinio da parte dell’Unicef stesso. ‘Noi siamo Amore’ racconta l’importanza dell’amore come condizione interiore di partenza perché ciascuno di noi trovi la propria salvezza e la salvezza nell’altro, la vera promised land. Questo è anche quello che chiamo self-empowerment e che pongo a motore della mia attività artistica.
‘La Nostra Storia’ è un progetto artistico a 360°: cosa nascerà da questa serata? Giovedì 14 dicembre al Teatro Nuovo di Ferrara sarà la ‘prima’ di ‘La Nostra Storia’ e ci tengo a ringraziare Willy Vecchiattini, Gianluca Antonelli e Alex Possenti di Innova Media per esserci di fondamentale supporto in questo progetto. Come dico sempre: da soli non si vince, si vince solo insieme. Il punto di partenza dello spettacolo sono le pagine scritte da Phil che, con l’attitudine riservata e riflessiva che gli è propria, ha sentito l’esigenza di scrivere per raccontare il viaggio della sua vita e le esperienze che lo hanno reso l’uomo, l’artista e il musicista che è oggi. La sua scrittura si è fusa alla nostra comune missione di aiutare il mondo aprendo canali di comunicazione e armonia fra le persone e per questo abbiamo deciso di fare un gesto pubblico, di trasformare tutto questo in teatro. Alla storia di Phil si è aggiunta e intrecciata la mia, che lo accompagno da oltre venti anni. Ho fatto a mia volta esperienze forti, incontri importanti, ho raccolto emozioni e pensieri e ora sento di dover e voler mettere tutto questo a disposizione di tutti. Sul palco con noi ci saranno Danny Cummings, percussionista di fama internazionale, amico e voce potente che non vedo l’ora possiate sentire dal vivo, e Primiano Di Biase, pianista dal cuore grande, capace di trasferire emozioni uniche. Offriremo al pubblico i nostri talenti e il nostro cuore, speriamo sia l’inizio di uno scambio felice e che da questa serata possa partire un tour pieno di date.
Il progetto teatro nasce da INNOVAMEDIA di Willy Vecchiattini, Gianluca Antonelli e Alex Possenti