Il nome Gucci Garden si ispira all’estetica del brand, che nelle sue creazioni propone richiami al mondo naturale: piante, fiori e animali. Ma Gucci Garden vuole essere anche un nome metaforico.
“Il giardino è reale, ma appartiene soprattutto alla sfera dell’immaginario, popolato com’è di piante e animali; come il serpente, che si insinua dappertutto e che, in un certo senso, simbolizza un perpetuo inizio e un perpetuo ritorno” ha spiegato Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci.
Attraverso il Gucci Garden la Maison racconta la sua storia, fatta di passato e presente. Per l’organizzazione della nuova Gucci Garden Galleria, Alessandro Michele ha chiesto una collaborazione a Maria Luisa Frisa, critico e fashion curator nonché direttore del corso di laurea in Design della moda e Arti multimediali all’Università Iuav di Venezia.
“Abbiamo deciso di fare dello spazio un laboratorio dove tutti gli elementi sono a disposizione per una sperimentazione creativa”, afferma la curatrice. “Nelle sale intitolate De Rerum Natura, ad esempio, possiamo vedere la passione di Gucci per la flora e la fauna espressa attraverso capi d’abbigliamento vintage e contemporanei, statuette di animali in argento prodotte dalla Maison negli anni ’50, e materiale grafico originale di Vittorio Accornero, al quale era stato affidato il compito di creare lo stampato Gucci Flora nel 1966”.
“Tutti i designer Gucci sono qui rappresentati, non soltanto Alessandro Michele. Per Gucci il passato è parte integrale del presente, il che si accorda perfettamente con l’idea del brand di Alessandro, addirittura con il suo atteggiamento nei confronti di Firenze, la patria di Gucci, che lui percepisce come una città dove la storia è tuttora viva e dinamica” prosegue Maria Luisa Frisa.
Rimanendo in tema di collaborazione, allo chef Massimo Bottura è stato chiesto di aprire un piccolo ristorante che fosse parte del progetto realizzato dalla Maison: la Gucci Osteria. “Il ristorante contribuirà a ricordare che Firenze è sempre stata un centro di scambi culturali, particolarmente durante il Rinascimento” ha detto Bottura.