Il terzo lavoro cinematografico di Ligabue sta per arrivare nelle sale cinematografiche. I fan del rocker di Correggio sono impazienti di ammirare il nuovo progetto: “Made in Italy”.
Ecco dunque che dopo “Radiofreccia” e “Da zero a dieci”, Luciano Ligabue torna con una storia da raccontare, in cui a vestire i panni dei protagonisti ci saranno Stefano Accorsi e Kasia Smutniak, una coppia che deve fare i conti con la fine di una storia d’amore e relativo matrimonio. Tra le cause della fine della relazione di Riko e Sara (questi i nomi dei due) c’è la crisi economica dell’Italia, argomento ancora piuttosto attuale.
Tornano a lavorare insieme Stefano Accorsi e Ligabue, dopo il grande successo ottenuto con “Radiofreccia”. Parlando di “Made in Italy”, l’attore ha affermato di essersi calato molto nel ruolo di Riko: “Ci stavo comodo dentro Riko, è uno che parla poco ma agisce”. Come Stefano Accorsi, anche Kasia Smutniak è stata felice di essere Sara: “Sa prendere decisioni senza paura anche nei momenti più difficili. MI piace molto il suo saper stare sempre con i piedi per terra”.
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“È un film sentimentale e parla del mio amore per l’Italia nonostante la frustrazione per i difetti non risolti. Ho scelto di raccontare la storia con gli occhi di uno che ha meno privilegi di me, di tutte quelle persone perbene che non hanno mai voce in capitolo: mostrare i cattivi è più cool” afferma Luciano Ligabue durante la presentazione del film.
“Made in Italy” è stato girato tra Correggio, Reggio Emilia e Roma, luoghi cari all’artista che spiega così la sua scelta: “Sono molto legato alle mie origini, penso a mio padre e mia madre. Erano sempre allegri e sono rimasti insieme fino alla fine. Inoltre, in quel contesto ho avuto la fortuna di poter contare su amicizie vere, in grado di durare anche dopo cinquant’anni”.