Moschino sfila sulle passerelle di Milano Moda Donna con la nuova collezione femminile autunno inverno 2018 2019 che vede Jeremy Scott tradurre la teoria della cospirazione nella pratica della moda. Il Direttore Creativo si domanda: “Cosa accadrebbe se gli extraterrestri fossero davvero presenti tra noi? E se Marilyn Monroe fosse stata realmente messa a tacere dai federali per non far trapelare indiscrezioni su ciò che JFK le confidò sull’incidente Roswell? E poi – (forse?) – Jackie O non era troppo perfetta per essere umana?”
La sfilata si apre con una serie di abiti e look “out of this world” che mescolano il daywear di metà secolo con lo stile e le zip dell’iconica biker jacket di Moschino. I colori sono brillanti e saturi: Scott oltrepassa i confini del Pantone per scoprire forti sfumature ormai quasi dimenticate.
Alcuni look sono caratterizzati da ampie strisce verticali, altri da tocchi di vernice, mentre gli outfit d’ispirazione sportiva sono declinati in tre diverse tonalità di tessuto broccato zig-zag di lurex. Una stampa foulard, ripresa dall’archivio del brand, è rivisitata con pois pixelati.
Un’ulteriore scossa proviene dalla capsule collection di questa stagione, realizzata in collaborazione con il talentuoso artista australiano Ben Frost. Le sue immagini iper-stilizzate di “perfezione” femminile si mixano con le confezioni dei prodotti con cui ci auto-medichiamo nell’era del consumismo, creando collage che sono perfetti sulle borsette, sugli abiti girlish e sulle imperdibili cover per cellulare.
La sfilata si chiude con l’eveningwear. Sfilano abiti da sirena e smoking tagliati, sminuzzati, risultato della collisione tra mix di metallerie, paillettes, cristalli e sete. Lo stile da diva dell’incredibilmente glamorous Vecchia Hollywood incontra il rosa shocking di Marilyn Monroe.