Un viaggio speciale nel cuore della Valle d'Aosta a Courmayeur

Un viaggio speciale nel cuore della Valle d’Aosta a Courmayeur. Un tour esperienziale tra benessere e cucina. Un viaggio unico che vi raccontiamo su Fashiontimes

QC Termemontebianco
Il nostro viaggio parte dal soggiorno presso QC Termemontebianco, una struttura alberghiera alle pendici del Monte Bianco in prossimità del centro termale Terme di Pré Saint Didier. L’hotel gode di una posizione unica, che consente di ammirare il Monte Bianco in tutto il suo candido splendore, circondati da uno dei panorami più suggestivi al mondo ed immersi nella ricca storia della Valle d’Aosta.

È il luogo ideale dove rigenerarsi e prendersi cura di sé, concedendosi un momento speciale in tutte le stagioni dell’anno, a pochi passi dalle rinomate mete sciistiche di Courmayeur e La Thuile e dai sentieri più incantevoli delle Valle. Un Hotel 4 stelle con 57 camere e ristorante: l’esperienza enogastronomica prevede per gli ospiti prima colazione e cena a base di prodotti tipici e locali.

Il benessere più autentico sta nella piena armonia tra il mondo interiore e l’ambiente che ci circonda. Concedersi un momento di meditazione ed esercizio, allontanare i pensieri ed immergersi in acque benefiche sono il modo più efficace per liberarsi dallo stress e ritrovare il proprio bioritmo.

Nella SPA di 1000 mq all’interno del QC Termemontebianco si vive il relax unico firmato QC Terme, scegliendo tra idromassaggi, vasca panoramica, saune, bagno turco, percorsi Kneipp, olfattorio e meravigliose sale relax. La carta dei massaggi offre numerose tipologie di trattamento di benessere e bellezza, dal tailor made massage pensato su misura al trattamento dell’alpinista ai Sali di Montagna, al più romantico massaggio di coppia. Nel giardino della SPA, la vasca principale e la sauna chalet esterna offrono una vista mozzafiato sul Monte Bianco per godersi il relax senza rinunciare al panorama.

Skyway Monte Bianco
Un panorama da vivere appieno con l’esperienza unica della Funivia del Monte Bianco Skyway, una sfida ingegneristica estrema a 3500 metri tra i ghiacci del Monte Bianco, in uno scenario mozzafiato grazie alla cabina rotante a 360°. L’esperienza sensazionale di Skyway Monte Bianco inizia presso la nuova stazione di Courmayeur: una struttura dall’aspetto aerodinamico, progettata per emergere il meno possibile dal territorio circostante, accoglie i visitatori che desiderano raggiungere in sicurezza il Monte Bianco.

Una volta giunti presso la stazione intermedia del Pavillon du Mont Fréty, situata nel cuore di un’area naturale protetta ricca di flora e fauna locali, è possibile immergere i propri sensi nei profumi, nei sapori e nell’incantevole panorama delle diverse attrazioni che sorgono in questo ambiente davvero unico. Proprio a quota 2.173 metri sorge la Cave du Mont Blanc, la cantina in cui si produce lo spumante Vallée d’Aoste DOC Blanc de Morgex et de La Salle “Cuvée des Guides”. Il Prié Blanc unico vitigno autoctono valdostano a bacca bianca e franco di piede, trova nella Cave Mont Blanc il suo naturale interprete e nello spumante a Metodo Classico una delle sue migliori espressioni.

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La lavorazione della Cuvée des Guides, veniva svolta interamente al Rifugio Monzino, continua ora il suo percorso con le funivie Monte Bianco al Pavillon a quota 2173. Il “tirage” viene fatto nella nuova cantina in quota a cui seguirà, dopo 24 mesi, il “dégorgement”. L’altitudine, la pressione atmosferica, la temperatura dei 2173 metri e le particolari attenzioni richieste in lavorazione ne determinano le caratteristiche inimitabili. L’esperienza nata nel 2005 e sin qui maturata, le diverse analisi di laboratori nazionali ed esteri, le molteplici degustazioni comparative, le particolarità del Prié Blanc, si trasformano in cento bottiglie magnum prodotte annualmente, un unicum nel panorama enologico mondiale. Un metodo sperimentale, l’altitudine e le temperature particolari danno vita alle caratteristiche uniche di questo vino che invecchia in cielo e inebria il palato con le sue note.

I sensi vengono anche avvolti dai sapori d’alta quota offerti dal Ristorante Bellevue, il luogo ideale per rilassarsi dopo una bella sciata o un’escursione nei sentieri limitrofi: mentre si assaporano i piatti della tradizione culinaria valdostana lo sguardo si perde ad ammirare la vista offerta dalle due sale che si affacciano sulla Val Veny e sul massiccio del Monte Bianco.

Le cabine di Skyway continuano a salire silenziose fino alla stazione che si inserisce nell’ambiente come un cristallo: Punta Helbronner. Qui l’altitudine e le emozioni tolgono davvero il fiato. Il battito cardiaco è alterato, si viene avvolti da un magico silenzio, il respiro si fa sottile e la vista cambia prospettiva davanti a un panorama mozzafiato in cui la montagna non è solo il luogo da cui assistere a uno spettacolo, ma diventa lo spettacolo stesso. Subito si accede a una sala in cui la sorprendente Skywow, come in un quadro, incornicia la vertiginosa meraviglia della montagna che si staglia nel cielo. Non una semplice veduta panoramica sul Gigante d’Europa, ma uno spazio unico che si estende nel vuoto per 2 metri e mezzo, capace di regalare la sensazione di librarsi per aria al di sopra delle nevi perenni.

Un altro piccolo passo verso il cielo e la terrazza panoramica a 360° invita lo sguardo ad ammirare sua Maestà il Monte Bianco, in tutta la sua straordinaria imponente bellezza, e a spaziare tra tutte le altre vette, dal Cervino al Monte Rosa e al Gran Paradiso, fino al Gran Combin. È un susseguirsi di emozioni inedite dove non ci si sente più semplici spettatori, ma parte integrante del mondo che si osserva. Per coloro che desiderano godere dell’alba e del tramonto sulle montagne è possibile dormire al Rifugio Torino a Punta Helbronner a 3335 metri, facilmente raggiungibile dalla stazione omonima.

CHEF IN COMUNE
Nel cuore della Sala Consiliare del Comune di Courmayeur, abbiamo gustato una delle otto cene a sostegno di Dynamo Camp. Un evento che ci ha permesso di scoprire le eccellenze del territorio: terra e cibo rappresentano, infatti, un binomio vincente per la montagna che riesce così a mettere a valore la genuinità e alta qualità dei propri prodotti, portavoci del lavoro di piccole imprese agricole e non solo, con i più grandi nomi dell’art food mondiale.

La social table di Courmayeur si è svolta in un contesto unico, la Sala Consiliare del Comune di Courmayeur, che ha aperto le sue porte, trasformandosi in un ristorante esclusivo avvolto da un’atmosfera magica e suggestiva, quella di un bosco incantato. Guest Chef di questa edizione è stato Dave Pynt, chef del barbecue restaurant di Singapore “Burnt Ends”, vincitore del “Chef ’s Choice Award”. Dave offre una cucina equilibrata centrata sulla cottura alla brace e nel forno a legna, fortemente convinto che il fuoco e il fumo diano un tocco magico ai cibi, un valore aggiunto che difficilmente può essere spiegato a parole.

Per questo è stato invitato come resident chef di questa edizione di “Chef in Comune”, per valorizzare al meglio le eccellenze enogastronomiche del territorio fornite dai produttori locali che sono stati i protagonisti del menù: carni pregiate come manzo, vitellone e agnello locali, nocciole, lardo d’Arnad, birra artigianale e vini DOC. Il pane poi è stato realizzato dallo chef utilizzando farine antiche coltivate e macinate a Morgex. I brindisi iniziali e finali sono affidati alle bollicine di montagna di Cantine Ferrari, brand Ambassador di località.

Grand Hotel Royal e Golf
Nel cuore di Courmayeur è la struttura ricettiva più antica della Valle d’Aosta e ha saputo conservare e perfezionare in 160 anni il senso della grande accoglienza italiana: calore, eleganza e precisione. Questi sono i valori che da sempre caratterizzano il Grand Hotel Royal, coniugati idealmente con il desiderio di offrire piacere, voluttà e benessere ai propri ospiti, oltre a proporre esperienze sensoriali ed enogastronomiche uniche, quasi epiche.

La direzione dei tre storici ristoranti della struttura è stata affidata allo Chef Paolo Griffa: il Grand Royal, ristorante principale, dove degustare tutte le specialità valdostane e la grande cucina internazionale (la cui sala è stata progettata da Gio Ponti), il Petit Royal, ristorante intimo e raffinato dedicato alla Haute Cuisine, e la Tour Malluquin un’esclusiva torre del Seicento dove è possibile riservare un unico tavolo per massimo due persone.

Paolo Griffa, ventiseienne piemontese, è considerato tra i più promettenti Chef della nuova generazione, cresciuto professionalmente in ristoranti di altissimo livello come il Piccolo Lago di Marco Sacco e Serge Vieira in Francia. Reduce dal Bocuse d’Or, Griffa firma i piatti della struttura attraverso la sua inconfondibile cifra stilistica, fatta di creatività e ricerca, che gli ha già valso la stima del grande pubblico e della critica di settore.