Abbiamo intervistato Philippe Tardivel, Marketing Director di Hublot per parlare ovviamente di orologi, ma anche di arte e per scoprire le novità che l’azienda svizzera ha in programma per il 2018.
Quali sono i valori di Hublot? Da cosa nasce la particolare attenzione verso l’arte e i materiali? Tutto nasce dal desiderio di Hublot di essere unico. Questo è uno dei motivi per cui circa due anni fa abbiamo iniziato questa particolare relazione con il mondo dell’arte e abbiamo dato vita allo slogan “Hublot Loves Art” cercando di intraprendere delle collaborazioni con artisti di varie parti del mondo, così che questi stessi artisti potessero esprimere la loro creatività in ambienti diversi da quelli in cui si esprimono solitamente. Abbiamo iniziato, per esempio, con la pop-art a cui si affianca il nostro orologio femminile. Hublot è sempre alla ricerca di nuovi materiali e qualche volta avere degli stimoli esterni ci spinge verso particolari ricerche. Il mondo degli artisti è un mondo aperto, che resta al di fuori del mondo dell’orologeria e per questo ci consente di avere idee innovative e creative.
Come Hublot intende l’arte? Per Hublot l’art of fusion si applica alla ricerca dei materiali: siamo stati i primi, per esempio, ad abbinare materiali come l’oro con il caucciù sul bracciale. Quest’anno, rimanendo in tema di novità, presentiamo un orologio in zaffiro blu, fatto per la prima volta in assoluto nel mondo. La nostra arte è la capacità di abbinare i materiali.
Come nasce l’orologio? Quanto tempo passa dall’idea alla realizzazione? Dipende dai materiali utilizzati. Per esempio l’orologio creato in magic gold ha richiesto parecchio tempo. Generalmente per sviluppare un progetto con un artista a volte ci vogliono dai sei mesi ad un anno, ma tutto dipende dall’artista con cui collaboriamo.
Come scegliete le partnership sportive? L’orologio Hublot nasce come orologio sportivo. Due sono i mondi principali di Hublot: il motor racing con Scuderia Ferrari e il mondo calcistico. Nelle parti del mondo in cui il calcio non è così radicato, come per esempio in Australia, abbiamo stretto partnership con il mondo del cricket. In sostanza abbiamo relazioni con il settore sportivo in qualsiasi parte del mondo, perché per noi è molto importante che il cliente capisca che Hublot è anche un orologio sportivo. Hublot si può indossare di sera, ma anche per praticare sport. I valori dello sport per Hublot sono molto importanti perché i nostri clienti sono legati agli ambiti sportivi.
Le vostre scelte definiscono anche il cliente tipo che volete raggiungere? Non necessariamente. Con lo sport cerchiamo di far capire a tutti che Hublot è un brand di un certo lusso, quindi non tutti possono comprare un orologio Hublot, ma è importante che la gente riconosca che chi ha un orologio Hublot, indossa qualcosa di speciale.
Le limited edition che realizzate per le squadre calcistiche o per un particolare personaggio sono apprezzate dal pubblico? Quanto incidono sul fatturato annuo di Hublot? Sono molto apprezzati, anche se si tratta di serie piuttosto limitate da 200 o 250 pezzi. Quest’anno abbiamo fatto una limited edition per Ferrari di soli 70 pezzi. L’editione limitata, infatti, è solo una parte della proposta di Hublot, rappresenta circa il 10% di quello che facciamo, o forse anche meno del 10%.
Qual è l’idea che avete in relazione al web? State studiando qualcosa di speciale? La sfida digitale la stiamo affrontando ogni giorno con i social, maggiormente su Instagram. È un match interessante per Hublot, perché siamo un’azienda che organizza molti eventi; praticamente ogni giorno nel mondo c’è un evento dedicato ad Hublot e per questo è importante condividerlo con i follower su Instagram in tempo reale. Stiamo inoltre studiando il web non tanto per quanto riguarda gli acquisti online, ma piuttosto per quel che concerne la ricerca di informazioni in merito al prodotto. Oggi il cliente entra nel nostro mondo tramite i social, poi cerca informazioni sul web e infine arriva nei negozi.
Qualche anticipazione sui progetti di Hublot per il 2018? Annunceremo il progetto con l’artista Richard Olinski e poi ci dedicheremo ai mondiali di calcio, dove andremo a presentare un orologio dedicato all’evento.