Tema dell’esibizione? Il posto dell’uomo nell’universo, il nuovo approccio che lo collega al suo ambiente e al mondo della vita, evidenziando le interconnessioni tra umani, animali, piante e persino minerali. Così in tutte le gallerie dell’edificio, una nuova selezione di artisti che riunisce – nella collezione – opere moderne e contemporanee, mai esposte in questo luogo.
Due i percorsi complementari da seguire all’interno della magnifica struttura ideata dall’architetto canadese Frank Gehry.
Il primo – quello A – ti porta nel mondo dell’artista giapponese Takashi Murakami che attingendo alla storia politica, culturale e sociale del Giappone, coltiva un mondo a sé stante, oscuro e favoloso allo stesso tempo, che combina l’estetica Kawaii con i riferimenti ai traumi del suo paese, come la bomba atomica o il più recente tsunami.
Ecco allora attraverso una molteplicità di forme e tecniche (pittura, scultura, video…), che fanno eco in questa esposizione, il prolifico lavoro di Murakami sviluppa un’immaginazione sfrenata, saturata di colori e popolata da creature fantastiche, metà umane metà animali, dove si mescolano cultura popolare e cultura erudita, iconografia buddista e manga, tradizione e modernità, Occidente e Oriente, tecniche ancestrali e tecnologie avanzate.
Il secondo percorso invece – quello B – “L’uomo nel mondo vivente” riunisce 28 artisti francesi ed internazionali di diverse generazioni e diverse tecniche artistiche, e si estende sugli altri tre livelli dell’edificio e fuori, nel Grotto. Tra di loro ci sono Matthew Barney, Maurizio Cattelan, Andrea Crespo, Cyprien Gaillard, Wilhelm Sasnal, Adrián Villar Rojas e tanti altri.