Sono moltissimi gli artisti italiani contemporanei che hanno raggiunto, anche a livello nazionale ed internazionale, grande importanza e prestigio.
L’arte deve suscitare delle emozioni positive o negative che siano, lasciarti qualcosa dentro, scuoterti l’animo e ciò che può scuotere me, comprensibilmente, non può scuotere altri. Per questo ho deciso di raccontare questi 6 artisti under 42. Loro tra tanti altri, perché mi hanno incuriosita e lasciato qualcosa dentro.
CATERINA ERICA SHANTA
Classe 1986, visual artist basata a Pordenone che approfondisce particolarmente l’ambito della video arte. La sua produzione si differenzia in documentaristica e studio sul territorio e attività di reperimento di frammenti digitali: queste due attività colmano lacune storiografiche, in modo da ricostruire la memoria collettiva delle comunità che hanno vissuto conflitti.
Nel suo lavoro,’’A History about Silence’’ una storia sul silenzio, si racconta un viaggio incompleto; intervista a due ex militari italiani arruolati ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, mandati a combattere ma, dopo l’armistizio, catturati dai Tedeschi e mandati nei lager. La sua concezione d’arte è un’arte di prossimità, per dar memoria alla storia.
DAVIDE SGAMBARO
Classe 1989, artista che vive e lavora tra Torino e Milano. La sua arte è direttamente proporzionale ad un vissuto, legata alla temporalità; è alla continua ricerca della semplicità degli eventi. La sua passione per la letteratura ha fatto sì che, approfondendo il romanzo di formazione come genere letterario, diventasse egli stesso il personaggio del suo fare arte e della storia che si prefigge di raccontare; le sue installazioni, le foto ed i disegni sono racconti di ossessioni, abitudini e fobie umane.
Il suo processo creativo rappresenta un ponte tra dentro e fuori; movimento che riflette la scelta dei materiali selezionati in risposta all’ambiente nel quale sono inseriti. I suoi lavori, una volta installati, sono affidati allo scorrere del tempo ed alla loro auto-distruzione graduale.
FRANCESCO ARENA
Classe 1978, vive e lavora a Cassano delle Murge. Ha una predilezione per le le semantiche, per i messaggi velati, i significati segreti e le allusioni. Le sue opere, sono ponderatissime dal punto di vista del contenuto e intrise di significato, ispirate da eventi storici, politici e sociali: episodi molte volte nascosti o messi a tacere, che nelle sue sculture acquisiscono una nuova vita grazie alle forme sintetiche e metaforiche delle stesse.
Il suo intento è quello di raccontare un avvenimento senza celebrarlo, ma con lo scopo di instillare curiosità nell’osservatore. Nelle sue opere è fondamentale l’ossessione per i numeri e le misurazioni, usati come dato certo per interpretare gli eventi.
GIANLUCA PATTI
Classe 1977, vive e lavora a Monza. Il suo percorso artistico nasce durante il suo lavoro nell’ambito di comunicazioni ed editoria, avendo modo di approfondire la sua passione potendo approcciarsi allo studio di pittura e arte contemporanea.
La sua ricerca volge all’importanza dei materiali che hanno segnato il suo percorso di formazione come cementi, pigmenti e resine: il tempo e le cose non scritte che si accompagnano a quest’ultimo, vengono scritte e segnate attraverso la stratificazione dei materiali impiegati.
LUCA MONTERASTELLI
Classe 1983, scultore Emiliano che sviluppa un’opera sulla funzione di propaganda della scultura e dell’architettura. Attraverso lo studio di tutte le forme che compongono la geografia urbana, il suo lavoro ripropone realtà parallele in cui gli eventi si susseguono e dove l’installazione finale è la memoria.
In queste tracce e storie vediamo le influenze dirette di tutti quei sistemi celebrativi studiati e reinventati dall’artista, in modo che questi mondi diventino uno specchio della nostra visione. La sua arte si può esprimere in ‘rabbia’, che gli permette di lasciare tracce indelebili sia per la tipologia di materiali che usa che per la fatica di lavorarli.
PATRIZIO DI MASSIMO
Classe 1983, vive e lavora a Londra. La sua arte gli consente di vivere tante vite parallele, tramite atti trasfigurativi. Il suo percorso formativo inizia da video ed installazioni per arrivare a concentrarsi maggiormente sulla pittura.
Si riconscono nei suoi lavori tanti spunti e forme provenienti dal passato, come la resa manierista dei dettagli o ambientazioni da realismo magico; non dimentica nella sua arte anche una punta d’erotismo, forza primordiale della vita.