Secondo i dati riportati dal Politecnico di Milano, nel 2017 il mercato italiano dell’IoT ha segnato un doppio record: si parla infatti di un incremento del +35%, con un valore totale che ha raggiunto i 250 milioni di euro. Si tratta di un successo sempre crescente, confermato dal fatto che attualmente il 38% degli italiani possiede nella propria abitazione almeno un device IoT.
Secondo le maggiori società di ricerca attente al settore, tra cui Accenture, entro il 2020 si arriverà a oltre 25 miliardi di dispositivi IoT.
Definizione di IoT ed esempi applicativi in casa
L’IoT, acronimo di “Internet of Things” (Internet delle cose), è un’espressione coniata nel 1999 dal ricercatore Kevin Ashton che indica quell’insieme dei device hi-tech automatizzati che riescono a comunicare tra loro e con l’utente grazie alla rete, autoregolandosi. Tali dispositivi, quindi, monitorano le loro stesse prestazioni e si gestiscono a vicenda in base ai dati ricevuti.
Le soluzioni domestiche che rientrano nell’IoT sono ad esempio il frigorifero intelligente che segnala ciò che manca al suo interno, la lavatrice che si accende e imposta il lavaggio più adeguato per ogni carico in totale autonomia e i sistemi di illuminazione o di sicurezza che possono essere controllati tramite app per smartphone.
Smart home: l’importanza della stabilità di segnale
Il funzionamento corretto dei dispositivi dell’IoT non potrebbe prescindere dalla presenza di una connessione che assicuri stabilità e fluidità del segnale: anche una breve interruzione di quest’ultimo infatti ne comprometterebbe l’efficacia, in quanto porterebbe a un controllo non costante nel tempo. Dato il flusso ingente di dati che vi è tra device di questo tipo, la connessione più indicata è quella che sfrutta la fibra ottica (decisamente più stabile e performante dell’ADSL): prima di procedere all’acquisto dei dispositivi smart utili per l’ottimizzazione della gestione della casa sarebbe quindi opportuno fare un confronto delle offerte relative alla fibra sui siti dei maggiori provider e scegliere quella più conveniente per le proprie esigenze. Solo così si potranno infatti sfruttare appieno le potenzialità di questa tecnologia avanzata, ottimizzando la gestione dei consumi e rendendo la casa smart, efficiente e attenta all’ambiente.
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