Per esempio la collezione Donna e quella Uomo sono per la prima volta e in occasione della stagione Primavera-Estate 2019, presentate assieme.
Oppure – tra le novità – arriva anche il nuovo logo del marchio fondato nel 1927 a Bologna da Aldo Furlanetto.
Ora è una lettera, l’iniziale del nome dell’azienda, del cognome del fondatore: una “F” stilizzata, che raddoppia sé stessa in un segno grafico. Come un blasone. Uno stemma araldico. Uno scudo. Come gli stemmi araldici delle famiglie italiane più antiche, come gli scudi delle città e dei borghi italiani.
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La collezione per la prossima estate? Una bella quintessenza di linearità, di genderless con borse dal design essenziale nelle linee e dai particolari minuziosamente realizzati secondo le tecniche artigianali italiane; perché la semplicità, come diceva Le Corbusier, rivela l’eccellenza della manifattura.
Il lavoro di design procede quindi per sottrazione, elimina l’ovvio e aggiunge il significativo. Le Borse sono quasi da lavoro per l’uomo e di assoluta praticità per la donna. Il Viaggio – nello specifico quello in Italia vista in tutte le sue meraviglie, traccia la collezione.
Pezzo forte, la Borsa Mediterranea o meglio Furla Mediterranea, presentata in diversi modelli, caratterizzati da una tecnica di esecuzione artigianale tutta sua, e strettamente legata a una tradizione italiana. Ci sono i nastri jacquard, i nastri realizzati su antichi telai, la lavorazione della paglia, dell’uncinetto a mano, gli intrecci fatti a mano sulla pelle, la rosa dei venti con le più sofisticate perforazioni laser, l’uso midollino come quello delle ceste fatte a mano, le borse con termonastrature, il pvc trasparente blu che richiama la profondità del mare, materiali da vela, le cromature delle barche, gli intarsi delle pagaie in legno. Ecco allora La Liguria, la Toscana, la Sardegna, e così via: un viaggio sentimentale attraverso 7500 chilometri di coste italiane.