In questo nuova versione diretta da Otto Bathurst della leggenda popolare che ruota intorno a Robin Hood, il protagonista è interpretato da Taron Egerton che, prima di essere l’Hood, era Lord Loxley, giovane signore di Nottingham costretto a rinunciare alla sua tranquillità e al suo amore, Lady Marion (Eve Hewson) per partecipare alle crociate.

Quando infine ritorna a casa dopo 4 anni di combattimenti, scopre che nulla è più come prima: lo sceriffo (Ben Mendelsohn) ha tassato fino allo sfinimento la popolazione che ora vive nelle miniere, compresa Marian, che insieme a Will (Jamie Dornan) cerca di tenere testa, senza riuscirci, alle ingiustizie e alla corruzione che fanno ormai parte della loro quotidianità.

 

Robin, aiutato dal soldato e consigliere John (Jamie Foxx), dovrà quindi superare ogni suo limite per diventare l’arciere migliore del regno e il benefattore che salverà il popolo dalla tirannia dello sceriffo, nel tentativo di ristabilire l’ordine e di riconquistare l’amore perduto… Punto di forza del film sono le molte scene di combattimento, rese in modo quasi epico tra esplosioni, inseguimenti e rapine impossibili; nel corso del film, vediamo l’evoluzione di Lord Loxley che da soldato diventa uno spietato arciere, conscio tuttavia di cosa sia giusto e cosa sbagliato.

Nel corso della trama c’è spazio anche per momenti romantici e per battute irriverenti, che rendono la storia un mix di azione e di attimi e vicende nel quale è possibile rispecchiarsi. La libertà storica c’è e si vede, specialmente nei costumi (resi moderni volutamente), nell’utilizzo di alcune armi che rendono certi combattimenti molto simili a delle rivolte popolari contemporanee e nelle ambientazioni, ricche di dettagli notevoli (come la fortezza dello sceriffo, che da maniero medievale si trasforma, diventando quasi un casinò di Las Vegas, in occasione di una festa in onore del Cardinale): l’obiettivo finale di questo film dunque è quello di attirare una nuova generazione di curiosi rendendo l’Hood un eroe che, seppur ispirato dal passato, si adatta perfettamente alla nostra epoca. “Abbiamo usato ogni strumento possibile per dare al film un tocco contemporaneo, realistico e il più fedele vicino al pubblico.” Ha detto il regista. “Non ci siamo preoccupati di essere fedeli a un passato storico o alle precedenti versione della storia. La nostra storia è attuale, l’importanza di questa storia è attuale”.