L’armonia. Un dono davvero speciale nella personalità di Margherita Missoni. L’armonia intesa come il perfetto balance di essere Madre, Socialité, Designer, Imprenditrice e una donna dal cuore buono.
Ottavio e Rosita Missoni – nonni di Margherita – sono nell’immaginario della moda, da sempre i pilastri-esempio di quella famiglia unita, solida, vera, elegante, internazionale, laboriosa e immancabilmente tutta coinvolta nell’azienda di casa.
E con loro tutto richiama fermamente al discorso tradizione, calore degli affetti, sicurezza e affidabilità.
Ma non solo. I Missoni sono stati da sempre anche tradizionalmente controcorrente. Per esempio in primis scegliendo di vivere principalmente a Sumirago (Varese) in una sorta di casa-bottega, scelta decisamente inusuale in un momento in cui gli stilisti del Made in Italy facevano di Milano la loro casa…
Invece Missoni pur essendo presente a Milano – e con successo nel resto del mondo – ha fatto della sua “culla” immersa nel verde vicino a Varese, la casa dove lavorare bene …e tra i propri affetti.
Ecco allora spiegata l’armonia, il cuore, il taglio imprenditoriale di una donna – Margherita Missoni – che cresciuta nella più libera creatività dove come lei stessa mi dice non c’è il giusto o sbagliato… traccia la sua strada anche attraverso i percorsi più autentici, quelli di aiuto, quelli d’amore.
La Missoni da quindici anni, è la Presidente di OAfrica, l’associazione che in Ghana realizza progetti per salvare i bambini dall’abbandono e farli crescere con l’amore di una famiglia, permettendogli di studiare e aiutandoli a sviluppare il proprio potenziale affinché diventino degli adulti indipendenti.
A questo progetto e al suo sostegno, è dedicata anche la nuova e speciale capsule di cappelli da donna Margherita + Cambiaghi X OAfrica” realizzata assieme a CAMBIAGHI l’azienda storica di cappelli e borse di lusso per uomo e donna guidata oggi da Matteo Perego di Cremnago, pronipote del fondatore.
Ho incontrato Margherita Missoni questa settimana per Focus On.
Margherita mi racconta com’è nato il progetto – anche con Cambiaghi – e nello specifico perché ha deciso di dedicarsi a questa causa così importante? Collaboro con O’Africa da tantissimi anni, ormai sono quindici. Si tratta di un’organizzazione che è stata fondata da un’amica di mia Madre quando io avevo 20 anni. Quando ho scoperto che lei aveva fondato questa organizzazione, decisi all’epoca di partire per un mese come volontaria in Africa e al mio rientro, fondai la sezione italiana e ne sono diventata Presidente. Ecco… da allora cerco sempre dei modi per raccogliere fondi utilizzando quelle che sono diciamo le mie “armi” a disposizione.
Come ha sviluppato negli anni questo impegno così importante? Attraverso tante e diverse collaborazioni con dei marchi di moda. Penso per esempio a Valextra, a M Missoni, oppure a delle collaborazioni con i gioielli…. Poi l’anno scorso ho visto questi cappelli tradizionali Ghanesi che non conoscevo e devo dire che ne sono rimasta colpita per la bellezza e mi sono detta che dovevamo trovare un qualche modo per arricchirli e venderli.
Da qui la collaborazione con Cambiaghi? Esatto. Ho pensato a loro perché è un marchio, un cappellaio storico di Milano e mi piaceva particolarmente l’idea anche di questa associazione con un brand così classico. Così insieme abbiamo “puntato” su un mood che fosse un po’ anni 40 e che ricordasse lo stile della bellissima attrice messicana Maria Felix. Inoltre abbiamo scelto di aggiungere anche dei foulards, delle sciarpe e qualcosa che fosse tipicamente Ghanese. Così è arrivata l’idea di utilizzare il Kente ovvero un tessuto fatto di piccoli pezzettini di telaio uniti tra loro… Io per esempio ho il copriletto di questo tessuto. Quindi è successo che io ne avevo uno, mia Nonna ne aveva un altro… così abbiamo preso proprio i nostri e abbiamo fatto fare una stampa fotografica di questi tessuti stampati su seta… rendendo il tutto ancora più prezioso. Ed è bellissimo questo insieme dei due pezzi, questo contrasto tra un gusto più rustico ma dal design impeccabile e il lusso del foulard di seta che però ti inganna facendoti pensare che si tratti di un telaio.
Dove saranno venduti i cappelli? Saranno in vendita su Net-a-Porter e da LuisaViaRoma oltre che sul sito di Cambiaghi almeno per questa prima edizione.. Poi vedremo…
Mi racconta che obbiettivi avete con l’associazione? L’associazione aiuta principalmente i bambini e le famiglie in Ghana ad acquisire indipendenza. Diciamo che fondamentalmente l’obbiettivo è quello di chiudere gli orfanotrofi, facendo in modo che i bimbi vivano in situazioni familiari. C’è infatti una percentuale altissima di bambini – negli orfanotrofi – che la famiglia vorrebbe con sé ma che non può permettersi di mantenere.
Li aiutate perciò anche finanziariamente? Si anche… oppure diamo loro un lavoro, oppure insegniamo, o succede che i bimbi non sappiano più dove sia la loro famiglia e così cerchiamo di trovarla e li aiutiamo a sostenerli. Ma capita piuttosto che alcuni non l’abbiano proprio e cerchiamo allora di trovarne una che sia il più locale possibile e che li cresca.
Che età hanno i bimbi? Si parte da quelli appena nati fino a ragazzi oltre i diciotto anni perché spesso succede che arrivati a quest’età finisce l’aiuto ma loro non hanno un futuro. Io mi ricordo per esempio che le ragazzine di diciotto anni rimanevano incinta e poi ritornavano dentro con il loro bimbo. Poi supportiamo anche i giovani adulti attraverso dei corsi universitari.
Margherita lei è una Mamma di due bimbi piccoli .. e chi più di una Madre credo può capire l’importanza di questo progetto. A livello emotivo, di coinvolgimento personale come vive questo impegno così delicato e questa esperienza? Devo dire che l’attenzione per l’infanzia è sempre stata la mia sensibilità maggiore anche prima di avere i miei bambini.. anche se ognuno per fortuna ha la sua sensibilità e quindi tutti in qualche modo aiutiamo un angolo della società che ha bisogno del nostro aiuto. Ripeto per me è sempre stata l’infanzia e quindi mi ci sono sempre dedicata. Aiuto per esempio anche una casa famiglia a Busto Arsizio ..
Voi siete oltretutto li vicino a Varese.. Si siamo li vicino..
Da sempre la vostra è l’esempio di una famiglia molto unita… Devo dire che io sono stata molto fortunata … per avere avuto accanto una famiglia che mi è stata – e mi è – sempre molto vicino. E’ come avere una rete sulla quale poter rimbalzare ogni volta che si sbaglia .. questa è la fortuna più grande. Auguro a chiunque di avere una famiglia come la mia o comunque sempre presente.
Sono molto curioso e ne approfitto per farle questa domanda. Lei è sempre molto osservata, ammirata per il suo stile e la sua eleganza. Che cosa è il lusso e lo stile per lei? E’ avere la sicurezza di indossare quello che ti piace veramente e non quello che è di moda. E posso assicurare che in questo modo le persone hanno un allure completamente diverso…. Nel senso che traspare quando i capi che indossi li senti tuoi, ti appartengono.
Ma il lusso e l’eleganza coincidono secondo lei? Assolutamente no, lusso ed eleganza non coincidono ..
E il lusso che cosa è? E’ sicuramente il tempo…
Come si cresce in una famiglia così creativa come la sua? Che atmosfera si respira? L’aspetto più bello di essere cresciuta in una famiglia come la mia, è che esteticamente non c’è mai stato il senso del giusto e dello sbagliato ovvero sei tu che scegli cosa è l’uno e l’altro e che cosa è bello o è brutto. Tutto dipende da te.. E questo è l’insegnamento che mi è stato dato.
Insegnamenti dei tuoi nonni e dalla tua Mamma… Si ma insegnamenti sempre con i fatti e non a parole.
Un’ultima domanda. Lei con M Missoni ha un bell’incarico adesso .. Come si sente? E’ molto eccitante e mi sto divertendo molto. E questa prima fase è quella più concettuale ed interessante che riguarda un po’ di più la direzione globale del marchio. Sto lavorando tantissimo sull’archivio .. soprattutto su le parti di questo più nascoste.
Ci sarà il segno speciale di Margherita Missoni? Assolutamente… ci sarà…