Sui motori di ricerca “Tenerife cosa vedere” è una delle chiavi più cliccate. Fate un esperimento: visitate tre o quattro dei primi siti che propongono le attività principali da svolgere sull’isola.
Scoprirete che, in tutti, la visita di Playa de las Teresitas occupa le prime posizioni, perché è una delle spiagge più note di Tenerife (probabilmente la più famosa, visto che è la principale di Santa Cruz, il capoluogo).
Lo scenario, fatto di palme, montagne e acqua limpida, è diverso che in molte altre parti dell’isola: niente spiaggia nera, niente punti di accesso impervi. Vi troverete invece di fronte a oltre un chilometro di sabbia bianca, importata appositamente dal deserto del Sahara, prima nel 1973 e poi nel 1998, a un costo stimato che supera i 450 milioni di pesetas.
Non è tutto qui, perché per preservare la preziosa sabbia fu deciso di costruire una diga che mitigasse l’effetto del mare. Insomma, Playa de las Teresitas non è esattamente quel che si dice un luogo “autentico”, ma in compenso è molto servito: chi ama stare al sole su un lettino, rinfrescarsi sotto un ombrellone e fare una doccia prima di tornare in albergo non resterà deluso. C’è un parcheggio (circa cento posti auto), una fermata dell’autobus e si può accedere facilmente alla spiaggia anche via mare; tutti aspetti abbastanza rari in un’isola come Tenerife, che resta in gran parte selvatica e spartana.
Un posto perfetto per i turisti che alloggiano a Santa Cruz e che hanno voglia di andare a fare il bagno in maniera meno impegnativa del solito. Una curiosità di cui pochi sono a conoscenza: se in superficie abbonda di turisti, las Teresitas nasconde nelle sue profondità un giacimento paleontologico di alto valore scientifico, scoperto soltanto nei primi anni 2000. Fate attenzione a dove mettete i piedi: potreste calpestare dei veri e propri tesori della natura!
fonte foto: www.all-free-photos.com
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