tendenze cibo 2019

Nel corso degli ultimi anni le abitudini alimentari dei cosiddetti paesi evoluti sono molto cambiate. Anche gli italiani, da sempre molto legati alle proprie tradizioni culinarie, stanno inserendo nella lista della spesa cibi e bevande che riflettono un diverso atteggiamento rispetto alla salute, ai consumi e all’ambiente. Abbiamo visto decollare la moda del brunch, le diete vegano crudiste e i superfood come l’avocado e la quinoa.

Il  2019 sarà l’anno della cucina vegetariana e vegana ricercata, buona e saporita. Sempre di più si consumeranno prodotti a chilometro zero e si potranno sperimentare nuove ricette in maniera facile grazie ad accessori iper-tecnologici che rendono più facile e divertente cucinare. Ecco a voi tante curiosità e suggerimenti per il prossimo anno.

Cibo per l’intestino

L’intestino è il nostro secondo cervello, per questo sentiremo sempre di più parlare di cibo buono per questa parte del nostro corpo spesso sottovalutata. Consumeremo sempre più probiotici, cibi fermentati che contengono batteri lattici come lo yogurt intero, la ricotta, i crauti e i cetriolini e in cibi  come kimchi, miso e kefir e prebiotici, quelle sostanze organiche che stimolano la crescita e le attività dei batteri “buoni”  presenti nel colon come banane, frutta secca, cipolle e aglio solo per citarne alcuni.

Bevande senza alcol

Mocktail è una parola che sentirete sempre più spesso. Si tratta di cocktail ma senza alcol e il 2019 vedrà un consumo sempre più crescente di bevande analcoliche. Questo perché i millennial sono più attenti alla salute e bevono sempre meno alcolici. Un fenomeno registrato anche dall’industria alimentare che ha iniziato a proporre bevande speciali come bibite di qualità e dal sapore originale, “alcolici” non alcolici e miscele alle erbe.

Cibo hawaiano

Le scodelle di Pokè sono il pasto quotidiano degli hawaiani. In pratica è sushi ma senza presentazioni elaborate. Ancora relativamente difficili da trovare, anche a Milano e a Roma, l’anno prossimo sicuramente vedremo crescere i ristoranti hawaiani. I pokè sono infinitamente personalizzabili e abbastanza economici.

Il pepe di Timut

Per chi ama scoprire nuovi condimenti e le spezie piccanti ecco il  pepe di Timut. Proveniente dal Nepal, è aspro, piccante – sorprendentemente fruttato – e lascia sul palato un residuo di calore. I grandi chef, da Ernst Knam a Carlo Cracco – solo per citarne due a caso – lo propongono da tempo per piatti inusuali o tradizionali e rivisitati come pasta cacio e pepe.

pepe timut

Tè speciali

Buone notizie per gli appassionati di questa bevanda. Il tè è sempre più popolare grazie alle sue proprietà. Infatti è l’infuso più consumato al mondo – 10 miliardi tazze all’anno – una tendenza che crescerà del 20% fino al 2020 sull’onda di salutismo, qualità e attenzione alla provenienza dei prodotti.  Le vendite di tisane alle erbe e tè verde, in particolare, continuano ad aumentare quindi è probabile che il piccolo numero di sale da tè specializzate possa crescere per raggiungere sempre più persone.

Cibo a chilometro zero

In Italia e in molti altri paesi  c’è una crescente tendenza nel creare piatti con ingredienti acquistati in loco. Tante le figure di spicco che da sempre sostengono questa tendenza tra i tanti gli chef Davide Oldani e Gianni Tarabini.

Eme

Non ancora disponibile per la vendita diretta al pubblico, l’eme (sangue dal greco hàima, hàimatos) è un prodotto d’avanguardia nella scienza alimentare ed è un possibile trampolino verso alternative alla carne più rispettose dell’ambiente. Start-up come Beyond Meat e Impossible Foods lo stanno proponendo per portare hamburger carnosi e al sangue ma completamente a base vegetale.

Proteine vegetali

Sempre di più gli chef utilizzano per le loro ricette ingredienti come tofu, tempeh e quinoa, il veganismo è in aumento! I blogger gastronomici citano sempre più spesso la cucina indiana rivisitata (ricca di legumi) come una delle tendenze in crescita. I ristoranti propongono piatti vegetariani con profumi e sapori che piacciono anche alla massa. Prevediamo un 2019 con sempre meno carne in tavola.

Tecnologia e alimentazione

Amazon ha acquistato Whole Foods e i suoi prodotti naturali e bio. Un segnale fortissimo che indica come si stanno evolvendo i consumi alimentari rispetto alla tecnologia. In linea con questa tendenza lo sviluppo di frigoriferi intelligenti che collegati ai vostri device elimineranno il problema di ricordare cosa mettere nel carrello della spesa. E per chi non ama cucinare la Moley Robotics ha realizzato MK1, un robot dotato di braccia e di un centinaio di sensori per lavorare quasi in completa autonomia. Basta disporre gli ingredienti sul piano di lavoro e lui si metterà all’opera.

Sapori dal Sud America

Sempre di più troveremo sulle nostre tavole il cibo messicano, venezuelano, peruviano e brasiliano/giapponese come arepas (focaccine di mais), chicha (una bevanda fermentata di mais) e chulpe di mais (snack tostato e saltato). I semi di quinoa e chia hanno già raggiunto il picco, ma le patate viola, il mais bianco e viola, i semi di quinoa nera e kiwicha (amaranto) sono in crescita.

quinoa

Agricoltura esotica in Italia

Dai funghi  shiitake, di origine asiatica, ai kiwi  (anch’essi originari della Cina anche se in molti pensano provengano dalla Nuova Zelanda per via del nome) le colture esotiche convivono a fianco di quelle autoctone da svariati anni. La vera novità è il pandanus, l’avocado del futuro, pianta dalle mille proprietà che nelle grandi città si può trovare nei negozi essiccato o in pasta, raramente congelato o fresco. È possibile però procurarsi piantine da coltivare in casa mantenendo il terriccio umido e la pianta esposta alla luce e riparata dal freddo, per averne sempre una riserva pronta per ogni ricetta.

Il quarto pasto

Se le parole brunch, brinner, lunch vi confondono sappiate che c’è da fare i conti con il quarto pasto e non più tre “soli” al giorno, colazione, pranzo e cena (spuntini a parte). La società cambia insieme allo stile di vita e alle abitudini alimentari meno strutturate. Il quarto è quello che dà piacere, dopo la palestra o  lo shopping. Quindi quattro pasti al giorno, se ce la fate!

Nootropi o farmaci intelligenti

Le persone attente alla salute consumano i nootropi, ovvero cibo per il cervello. La salute dell’intestino è importante ma le capacità cognitive potrebbero prendere il sopravvento. Consumeremo quindi sempre più rosmarino, curcuma, salmone, uova, tarassaco e jícama (patata messicana).

Il burro

Il panetto giallo finalmente alla riscossa con +12% di vendite grazie al riconoscimento delle sue proprietà positive grazie a recenti studi scientifici che hanno fatto cadere pregiudizi nei confronti di un prodotto che viene oggi percepito come più sano e naturale di altri. Aromatizzato è perfetto per preparare ricette e condire piatti, pane e sandwich.

burro

La canapa

È un cereale poco conosciuto in Italia ma le sue proprietà nutritive sono molto importanti ed è perfetto per i celiaci. I semi, ovvero i frutti lavorati della cannabis sativa da fibra (da non confondere con quella Indiana), diventano farina e contengono proteine vegetali e aminoacidi essenziali, fibre alimentari, vitamine potassio e fosforo. Nell’olio, estratto dai semi, troviamo Omega 3, Omega 6 e Omega 9. L’utilizzo dei semi di canapa nella dieta rinforza il sistema nervoso e combatte malattie come asma, acne, colesterolo.

Siete pronti per mettervi a tavola?!?

fonte foto: pixabay