Dopo essere stati ad Artissima a novembre, ora è il turno di parlare di Artefiera, la prima fiera italiana del calendario 2019; scopriamola insieme.
La fiera, tenutasi a Bologna dall’1 al 4 febbraio 2019, introduce un criterio inedito di partecipazione: le gallerie hanno presentato una scelta ristretta di artisti – tre per gli stand medio/piccoli e fino a sei per quelli più grandi.
La proposta, il cui senso è privilegiare l’approfondimento e la specializzazione, volta ad incoraggiare i galleristi a presentare progetti ricercati e più ‘curatoriali’, è stata ben accetta dalle 141 gallerie partecipanti.
La scelta di molte gallerie è stata quella di proporre degli stand monografici.
Le sezioni della fiera erano due: Main Section, nella quale le opere hanno preso in considerazione un ampio periodo dal Moderno all’arte postbellica, fino al contemporaneo molto ricercato.
La seconda sezione, Fotografia ed Immagini in movimento, molto innovativa e che contemplava anche video, è stata curata Fantom, una piattaforma curatoriale costituita da Selva Barni, Ilaria Speri, Massimo Torrigiani e Francesco Zanot.
FLAVIO FAVELLI – esposto da StudioSales, Roma
LJUBODRAG ANDRIC – esposto da Mimmo Sognamiglio, Milano
HE WEI – esposto da Primo Marella, Milano
AGOSTINO BONALUMI – esposto da Cortesi Gallery, Londra, Milano e Lugano
Molti sono stati anche gli interventi collaterali alla fiera bolognese, grazie al progetto Art City Bologna, che ha fatto respirare alla città per più di un solo fine settimana una ventata d’ ”arte fresca”.
In copertina: Ange Leccia, American Nebraska-American Kentucky, C-print, 1987
Fonte foto: ArteFiera
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