Incontriamo Cristina Canale, Brand Communication Team Lead di Cluse durante la presentazione della nuova collezione del brand.
Durante qualche chiacchiera pre-intervista, scopro che Cristina è di Napoli e comincia a raccontarmi un po’ del suo percorso prima di arrivare ad Amsterdam, sede di Cluse.
Come si passa da Napoli ad Amsterdam? Volevo fare un’esperienza internazionale dopo gli studi. Ho cercato un master che si adattasse ai miei studi di comunicazione fatti a Napoli. Tra le varie possibilità in Europa, ho trovato Amsterdam, che ha un’università prima in graduatoria per quello che ho studiato io. Mi sono innamorata di Amsterdam, anche perché ho parte della mia famiglia là e la trovo una città perfetta e vivibile”
Torniamo a noi. Come è nato questo progetto di Cluse che punta a coinvolgere le influencer? Cluse è un brand che nasce 6 anni fa ed è stato uno dei primi brand ad entrare nel mondo dell’influencer marketing. Siamo stati tra i primi a cogliere le grandi potenzialità degli influencer. Secondo me, infatti, le influencer hanno un ruolo importantissimo perchè sono quelle che riescono a comunicare in modo personale e autentico al potenziale consumatore, interpretando il brand.
Questo vale anche quando le influencer aggiungono #adv? Assolutamente. Noi ci teniamo alla trasparenza e siamo dell’idea che gli influencer debbano essere liberi di decidere con quali brand collaborare. Anche se un prodotto viene dato gratuitamente o se c’è una ricompensa dietro alla collaborazione per le influencer, credo che il feedback dell’influencer sia comunque genuino”
Chi sono le influencer per questo progetto? Come le avete scelte? Abbiamo diverse influencer in vari paesi europei e nel mondo. Quello che noi cerchiamo sono influencer che riescano a rappresentare il brand Cluse, la nostra estetica e i nostri valori, dando un’interpretazione personale che rifletta anche lo stile del loro paese: quello che notiamo è che lo stile che va molto di moda in Italia, non è lo stesso per gli altri paesi. Per questo cerchiamo di avere un operato globale dando un particolare sguardo all’aspetto nazionale.
Per l’Italia chi avete scelto? La nostra brand ambassador è Veronica Ferraro. Per noi lei è il perfetto esempio di Cluse Girl, perché è bellissima, intelligente e un’imprenditrice che riesce anche a rimanere con i piedi per terra. Collaboriamo comunque anche con altre ragazze: chiunque incarni i nostri valori può essere una Cluse Girl.
Scegliete influencer donne perché Cluse si occupa solo di donne? Cluse, al momento, è un brand solo femminile. Esiste comunque un progetto per il prossimo futuro che potrebbe coinvolgere il mondo uomo. Non so però se anche per il mondo uomo l’influencer marketing possa essere la strategia migliore, dovremo verificare se l’universo maschile vede gli influencer nello stesso modo. Sarà interessante fare le valutazioni in merito.
La vostra sede è ad Amsterdam, avete anche un punto di riferimento in Italia? Per noi è molto importante avere un team internazionale. Noi crediamo molto nella coltivazione dei rapporti con le influencer, andando oltre ai rapporti di semplice collaborazione o transazione commerciale. Diamo molto valore alle relazioni, perché questo mette in moto un meccanismo attraverso il quale noi diamo dei suggerimenti di interpretazione delle campagne, ma le influencer sono libere nel loro lavoro, mantenendo il loro stile e il loro linguaggio.
C’è qualcosa che non ti piace del lavoro con le influencer? Bella domanda. Non mi piace quando non c’è impegno da parte loro. Per noi non è bello vedere che un’influencer collabora oggi con noi e domani con un nostro competitor, perché perde la genuinità. Questo non ci piace molto, ma purtroppo è una cosa che accade, perché l’influencer marketing sta diventando molto popolare.
Secondo te perché Cluse ha avuto questo successo? Quali sono gli ingredienti fondamentali? Innanzitutto Cluse è un brand rivolto a un target millennial e composto da millennial, quindi credo che gran parte della differenza nasca dal fatto che all’interno dell’azienda siamo in grado di capire quali sono le cose che potrebbero piacere al nostro target di riferimento. Questo vale tanto per il prodotto quanto per la comunicazione. Per esempio oggi, con il lancio del progetto, abbiamo preparato delle gif animate che le influencer possono usare nelle Instagram Stories quando postano con noi. Si tratta di un piccolo esempio, ma è un qualcosa che ci avvicina molto al nostro target. Non ultimo c’è il fatto che siamo stati tra i primi nel nostro settore ad utilizzare l’influencer marketing, crescendo insieme a ragazze che oggi sono famosissime.
Parliamo di mercati. In Italia dove troviamo Cluse? Noi vendiamo online e collaboriamo con Morellato Group per la distribuzione. Siamo presenti in tutti i punti vendita della catena Bluespirit, con shop in shop nei prestigiosi department store come Rinascente e COIN e in alcune delle migliori orologerie e gioiellerie su tutto il territorio. Non abbiamo store monomarca.
Avete preso in considerazione l’idea di aprire un monomarca? Avere un monomarca è un passo importante, lo stiamo considerando, ma prima di fare questo passo, vogliamo essere sicuri di farlo nella maniera giusta. Credo che come inizio tutto avverrà in Olanda, dove c’è la nostra sede.
In quale paese Cluse è più venduto? E perché? In Francia. Perché il brand è molto vicino allo stile francese. Cluses, da cui il marchio prende il nome, è una cittadina francese molto famosa per la produzione di orologi. Una delle nostre influencer più celebri è Caroline Receveur, anche lei francese; lei ci ha aiutati a costruire l’immagine del brand in Francia.
Facciamo un gioco: hai un budget illimitato e devi scegliere una famosa attrice hollywoodiana per rappresentare la campagna, chi sceglieresti? Emma Watson. Perché è bellissima, intelligente e promuove un importante messaggio di girl power, veicolando il messaggio che le donne non devono sentirsi inadatte, ma possono arrivare ovunue. Lei è anche una grande femminista.
Fonte foto: Morellato / Cluse