E come tutti i racconti epici, anche quello dedicato alle Gemme dell’Infinito dei Marvel Studios doveva giungere alla fine, una fine che non delude le aspettative e anzi, che sconvolge, coinvolge ed emoziona come solo le saghe veramente sentite dagli spettatori sanno fare.
“Avengers: Endgame” più che un film è un’esperienza che va vissuta intensamente dal primo all’ultimo istante e che merita di essere vista, sia che siate affezionati ai personaggi Marvel che “semplici” appassionati di cinema, per la potenza tecnica e narrativa che porta avanti nel corso delle sue 3 ore di durata.
E, proprio per permettervi di vivere al meglio la visione di tale capolavoro, ci teniamo a dirvi il meno possibile sulla trama, che riprende dal precedente “Avengers: Infinity War”, con le conseguenze del letale schiocco di dita dell’ineluttabile Thanos. Il mondo ha subito perdite ingenti così come i nostri eroi che, dimezzati e inizialmente demoralizzati, decidono di compiere un’ultimo, imprevedibile e pericoloso viaggio nella speranza di far tornare l’universo alla normalità.
Ogni altro avvenimento rientra in un complesso meccanismo narrativo che non sveleremo, e su cui il pubblico può avanzare ipotesi con la sola certezza che nulla è certo e che tutto è ancora possibile, persino l’impossibile.
Impressionante il lavoro di gestione compiuto dai registi, i fratelli Russo, per portare al degno complimento le singole storie dei vari protagonisti, e uno dei tanti punti di forza di “Avengers: Endgame” è proprio questo, il saper mettere in luce il percorso di crescita (e soprattutto il passato) di tutti quei personaggi che hanno fatto la fortuna di questa saga, sia di quelli “originali” che di quelli più “recenti”. Il team creativo dietro “Avengers: Endgame” ha saputo costruire una storia dal ritmo originale ed incalzante, dal cui inizio riflessivo e intimo ci si aprono sviluppi epici e, inevitabilmente, commoventi.
È, in altre parole, il riassunto e l’apice del cinecomic perfetto, un film celebrativo infarcito di nuove possibilità per il futuro, allusioni, rimandi al passato, momenti di battaglia e di sentimentalismo; nella sua totalità, chiude perfettamente un ciclo cominciato nel 2008 e apre a tanti nuovi possibili scenari.
La speranza è che da qui non si torni indietro e non si rimanga fermi sul posto, ma che invece si vada avanti, mentre noi fan rimaniamo impazienti di scoprire quale sarà la prossima mossa a tema Marvel: perché se è vero che questo film rappresenta una fine (temporanea), allora di conseguenza rappresenta anche un nuovo inizio di cui, siamo sicuri, non rimarremo delusi. E nell’attesa di scoprire in cosa consisterà questo inizio, non ci resta altro da fare che ringraziare i Marvel Studios per questa gloriosa, e indimenticabile, avventura.
Fonte foto: Marvel Italy