Il 23 aprile del 1792 veniva composta La Marsigliese, inno nazionale della Francia.
Sebbene la bellezza sia qualcosa di relativo – anche in campo musicale – non v’è alcun dubbio che quello scritto dall’ufficiale Claude Joseph Rouget de Lisle, è uno degli inni nazionali più belli del mondo. Ma insieme a questo ve ne sono almeno altri 4: cogliamo l’occasione per ricordarli.
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Inno della federazione russa
Quello russo è un canto di vittoria e di unione eterna dei popoli. La bellezza melodica di questa sorta di “miscuglio di inni” è innegabile: la musica proviene dall’originale inno nazionale dell’Unione Sovietica, mentre il testo è stato aggiunto in un secondo momento. Ufficialmente, l’inno venne reso noto il 30 dicembre del 2000, durante una cerimonia tenuta al Cremlino di Mosca.
Das Lied der Deutschen: inno nazionale tedesco
A livello musicale l’inno nazionale tedesco è considerato uno dei più belli. Meno il testo che nel corso degli anni ha destato non poche polemiche. Nella sua versione nazista, il brano inneggia così: “Deutschland über alles, über alles in der Welt” ovvero “La Germania sopra a tutto, sopra a tutto nel mondo”. Verso criticato anche dal filosofo Friedrich Nietzsche, che lo definì “lo slogan più idiota al mondo”.
Il Canto degli Italiani: inno nazionale italiano
Impossibile non essere di parte quando si parla degli inni nazionali più belli del mondo. Reso popolare dalle guerre e dalla politica, il Canto degli Italiani – noto anche come Inno di Mameli o Fratelli d’Italia – è una marcetta ruggente che travolge ed emoziona. Scritto nel 1847 dal poeta Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro, è stato interpretato più volte – e con straordinario successo – da prestigiosi artisti della musica italiana, da Pavarotti a Bocelli. Dagli anni ’80 ad oggi, si discute ancora la possibilità di sostituire l’Inno di Mameli con “Va, pensiero”, altra bellissima opera il cui autore è Giuseppe Verdi.
Hino nacional brasileiro: inno nazionale brasiliano
Stesso impeto veemente anche per l’inno nazionale del Brasile, scritto nel 1822 in occasione dell’indipendenza dalla corona portoghese. Un canto di lode particolarmente celebre, grazie alle coppe del mondo di cui il Brasile è sempre protagonista. Questo inno è molto orecchiabile: rimane facilmente impresso nelle menti di chi lo ascolta per la sua tonalità energica e allegra.
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