Come ogni anno, il 31 maggio è in programma il World No Tabacco Day: una giornata per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sui danni indotti dal fumo. Anche noi vogliamo dare un contributo a questo progetto e lo facciamo ricordando quali sono gli effetti dello smettere di fumare nel tempo.
Cosa succede dopo un giorno che non fumi?
Dopo 24 ore
I livelli di monossido di carbonio nei polmoni risultano notevolmente ridotti, il che aumenta i livelli di ossigeno nel sangue. Inoltre, la percezione del gusto comincia a recuperare e il cibo ha un sapore migliore.
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Dopo 2 – 3 giorni
Il corpo impiega circa 2 -3 giorni per smaltire la nicotina e i suoi derivati, come la cotinina. Tuttavia, altri composti del tabacco, come il catrame, si accumulano nei polmoni e possono richiedere anni per essere eliminati. I catrami e altre sostanze presenti nella sigaretta sono responsabili della comparsa del cancro, mentre la nicotina ha effetti sul sistema cardiovascolare e induce dipendenza.
Dopo 2 – 3 settimane
Inevitabilmente, tra gli effetti collaterali dello smettere di fumare v’è anche la sindrome da astinenza da nicotina. Il fumo crea una dipendenza fisica e psicologica, quindi è normale che la voglia di fumare ricompaia. Questa condizione dura circa 3 settimane ed è generalmente accompagnata da irritabilità, ansia, nervosismo, stanchezza, disturbi del sonno e deficit di attenzione.
Dopo 3 mesi
Trascorsi circa 3 mesi senza fumare, la funzionalità polmonare inizia a perfezionarsi e si osserva una marcata diminuzione della tosse, della congestione nasale, dell’affaticamento e della mancanza di respiro. In questi primi mesi, la nicotina – che ha la capacità di bruciare i grassi e di ridurre l’appetito– scompare del tutto ed è possibile osservare un aumento di peso. Normalmente questo aumento è di 3 – 5 kg, anche se ci sono persone che non ingrassano e altre che guadagnano più di 6 kg.
Dopo un anno
Gli effetti dello smettere di fumare dopo un anno sono impressionanti: il rischio di contrarre malattie cardiovascolari diminuisce del 50% e si abbassa sempre di più con il passare del tempo. Trascorsi 5-15 anni senza tabacco, il rischio di infarto cerebrale è lo stesso di quello di una persona che non ha mai fumato.
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