Durante la design week abbiamo incontrato Yaroslav Melikhov, che ci ha presentato le novità della sua azienda Tapis Rouge, approdata in Italia con un nuovo concetto di tappeto.
Cosa avete presentato a Milano? C’è stata la presentazione della nostra azienda Tapis Rouge. Lavoriamo con tappeti e quest’anno presentiamo un solo prodotto: un tappeto dal nome Iceberg. Si tratta di un oggetto unico ed è la massima espressione della nostra arte e della nostra tecnica. Iceberg rappresenta il top delle nostre possibilità. Abbiamo realizzato anche altre due collezioni nuove che saranno rese pubbliche. L’azienda Tapis Rouge vede un tappeto non come un mero tappeto, ma come un oggetto che diviene parte di un ambiente contemporaneo di design. Una delle nuove collezioni si chiama Frozen ed è ispirata all’inverno russo. La seconda collezione invece è ambiance ed è una collezione che deve la sua ispirazione a diversi architetti di cui la maggior parte italiani.
Qual è la differenza tra oggetto e tappeto? Si tratta di un approccio diverso. Noi facciamo un oggetto che forma l’interno e collega il mondo interno di una persona con l’interno dell’ambiente in cui vive. Oggi l’interno di un appartamento si fa non solo seguendo le regole estetiche, ma usando le possibilità di creare un reale collegamento tra l’interiorità di una persona e l’interno del suo spazio abitativo. Noi facciamo proprio progetti di questo genere: il tappeto deve essere collegato con tutti gli oggetti di arredamento, non deve essere un oggetto a sé.
Tapis Rouge arriva anche in Italia? Abbiamo già una sede a Milano. Adesso c’è un ufficio e prossimamente apriremo uno showroom sempre qui a Milano.
Venderete solo prodotti di nicchia caratterizzati da questa filosofia? Sì, i nostri prodotti saranno sempre prodotti di nicchia, pezzi unici. Lavoriamo anche con alberghi e ristoranti, cercando sempre di mantenere la nostra arte.
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Quali mercati sono importanti per Tapis Rouge oltre l’Italia? Amiamo l’Italia in modo particolare, ma lavoriamo con tutto il mondo.
Che rapporto ha Lei con l’Italia? Quali città le piacciono di più? L’Italia è molto accogliente, ci piace l’aria italiana e ci risveglia lo spirito artistico, regalandoci la voglia di creare. Ogni città ha il suo fascino; Milano mi ha colpito particolarmente.
Avete una strategia anche per vendere online? Ci stiamo muovendo in questa direzione. I nostri tappeti sono già sul portale americano firstdibs. Gli americani sono più avanti sugli acquisti online, a differenza degli europei che preferiscono prima vedere il prodotto in prima persona. Tra non molto però tutto il mercato diventerà online.
Se un cliente desidera avere un tappeto Tapis Rouge personalizzato secondo le proprie richieste. È possibile accontentarlo? Sì, il senso di Tapis Rouge è esattamente questo, tanto che di recente abbiamo cambiato il dominio da Tapis Rouge ad Atelier Tapis Rouge. I nostri clienti non vogliono tappeti che siano già stati mostrati, vogliono un oggetto esclusivo. Lavoriamo con una persona e scegliamo di fare il design appositamente per quella persona.
Tornando su quel tappeto Iceberg, è corretto dire che si vede la nascita della vita? Il tappeto si chiama Iceberg e c’è un richiamo femminile.
Tapis Rouge collabora con altri designer? Lavoriamo sia tramite collaborazioni con designer, sia creando noi gli oggetti in prima persona.
Ultimamente il tema della sostenibilità sta diventando molto importante. Voi come vi ponete di fronte a questo argomento? Si riesce a rispettare la natura facendo tappeti, o è difficile? Rispettiamo molto il concetto di eco-friendly, perché un buon tappeto deve essere fatto da materiali naturali. Purtroppo, oggi il mondo che punta al risparmio utilizza tantissimi prodotti sintetici, a differenza nostra che siamo tra le poche aziende a lavorare con materiali naturali, cosa che naturalmente ha un costo molto maggiore.
Fonte foto: Copyright / Tapis Rouge