L’artista inglese Luke Jerram, dopo aver esposto il suo progetto itinerante in tantissimi territori internazionali, sarà presente anche a Milano. Ha esposto il suo Museum of the Moon alla piscina coperta Cozzi di Viale Tunisia dal 15 al 23 giugno.
In questa settimana è stato possibile sia osservare dalle tribune della piscina che nuotare sotto l’installazione di sette metri di diametro: una sfera che riproduce fedelmente la superficie lunare, grazie alle cartografie fornite dalla Nasa. Per l’artista era fondamentale che l’installazione rispondesse alla forma naturale della Luna, perché per molte persone questo è e sarà il più intimo, vicino e personale incontro che mai avranno con la Luna.
Il Museum of The Moon è una istallazione che mette insieme l’architettura dello spazio, la scultura della Luna ed il suono circostante di ogni composizione. Ogni luogo ed ogni ospite ha l’opportunità di curare il proprio evento ispirato alla Luna che riflette la cultura locale e la creatività di ciascuno.
Perché l’opera d’arte è stata così ben recepita?
Penso che uno dei motivi per cui l’opera sia stata ben accolta finora è che l’installazione lascia spazio al pubblico per interagire tra loro e da loro modo di partecipare ad un’esperienza condivisa. L’opera d’arte è accessibile e usufruibile da persone di diversi livelli: Può essere apprezzata da un bimbo di quattro anni, così come da un astronomo professionista.
Che cosa ti affascinava maggiormente sulla Luna?
Attraverso la storia, la Luna ha ispirato artisti, poeti, scienziati, scrittori e musicisti di tutto il mondo. E’ stata usata come calendario, cronometro e come faro per facilitare la navigazione notturna. Diverse culture di tutto il mondo hanno i propri rapporti storici, culturali, scientifici e religiosi con la Luna. Museum of The Moon ci permette di osservare e contemplare le somiglianze e le differenze culturali in tutto il mondo.
Luke Jerram, artista
Photos: Luke Jerram