Abbiamo incontrato Federico Pozzi Chiesa, Presidente & CEO di Fragiacomo, e mente del nuovo corso del brand, dal rilancio della linea maschile fino alla linea beachwear.
La casa di moda nata nel 1956 entra in un nuovo segmento di mercato, nel segno di artigianalità, qualità ed avanguardia. Al via una speciale colab con l’esclusivo beach club della Costa Smeralda
Viene rilanciata la collezione uomo, può spiegarci cosa vedremo sul mercato? Per noi è sempre stata una parte importante del business, perché ha sempre rappresentato circa il 30% del fatturato aziendale. Adesso stiamo evolvendo la parte carry over, andando a lavorare sulla parte dedicata a finiture, accessori, per andare a caratterizzare quello che sono le scarpe da uomo classiche, parte integrante del nostro heritage. Chiaramente questo lo facciamo utilizzando materiali non così consoni, come la pelle di squalo, che crea un effetto guanto un po’ come la pelle di struzzo, sicuramente non così noto, ma che si posizione come pellame del mondo del lusso, molto difficile da lavorare, tutto tinto in botte (otto pelli alla volta) e di conseguenza si riesce a fare un prodotto unico sotto questo punto di vista.
Avrà lo stesso posizionamento della collezione donna? Sì, il posizionamento sarà partitetico. Ci sarà una parte basica con un posizionamento competitivo e poi ci sarà una parte di lavorazione più artigianali e quindi di lavorazione più complicate, fatte interamente a mano (come la Norvegese o la GoodYear) che per ovvi motivi si posizionano più in alto, extralusso.
GUARDA ANCHE: Pandora: intervista a Francesco Terzo e Filippo Ficarelli (Direttori Creativi)
Tutte le vostre scarpe sono fatte a mano, made in Italy? Tutto fatto a mano e tutto Made in Italy, ci tengo a sottolinearlo.
Continuerete a percorrere questa strada? Il marchio è sempre stato un marchio Made in Italy al 100%. Quando noi lo abbiamo rilevato nel 2010 ci tenevamo molto al brand e la nostra idea era proprio quella di mantenerne il posizionamento; questo si fa attraverso il prodotto: quando un prodotto è made in Italy, questo ha un costo rilevante, ma di conseguenza anche un valore intrinseco molto più rilevante. Questo non è così facile da far percepire immediatamente al cliente. Grazie ai social e alla multicanalità che stiamo utilizzando, è diventato possibile. Ci stiamo molto concentrando sul mondo uomo e attraverso i nuovi mezzi di comunicazione riusciamo a far capire il brand a 360 gradi, con il livello di sifestyle che rappresenta, ma anche l’artigianalità che c’è dietro. Tante volte si acquistano prodotti senza conoscere la filiera di produzione e quando si costruisce una scarpa, facendo capire il lavoro di artigianalità che c’è dietro, crea esclusività, data appunto dall’artigianalità in primis e solo poi da un discorso di posizionaento di prezzo.
Per quanto riguarda la comunicazione andrete quindi a privilegiare i new media, social e sito? Siamo per la multicanalità, anche perché abbiamo clienti di 20 anni, ma anche di 80. Ci sono clienti, soprttutto nel mondo uomo, che si serve da noi da 30 anni, quindi il ragionamento che dobbiamo fare è propsio quello legata alla multicanalità. Per privilegiare il contatto con i clienti nuovi e non, facendo capire cosa esiste dietro al nostro prodotto (storytelling reale del prodotto), scegliamo il mondo digitale.
Da quando avete acquisito il brand, cosa è rimasto saldo e cosa invece avete portato di vostro all’interno del brand? Noi abbiamo preservato l’identità del marchio, facendo riemergere il logo storico, che poi era nient’altro che la firma di Dante Fragiacomo; per noi era altamente caratterizzante, un vero plus. Dopodichéabbiamo cercato di dare un impulso allo stile, portando un trendsetter e la volontà di dare delle guidelines nostre.
Avete delle nuove aperture in previsione per il prossimo futuro? Sì, ci sono aperture in Medio Oriente e poi qualche apertura di corner.
Dal lato imprendioriale pensi di replicare questa operazione con altri brand? Io sono già un imprenditore multi-business, con già parecchie partecipazioni nel portafoglio, anche nell’alta moda. Come sempre punto a valutare tutte le opportunità.
Fonte foto: Guitar / Fragiacomo