Quando presenta la sua nuova collezione, Gilberto Calzolari, sembra entrare in una sorta di trance emotiva che racconta tutta la passione del suo percorso stilistico. Ecco le sue parole che raccontano la nuova collezione di un brand che non smette di stupire e dove la ricerca stilistica non viene mai risparmiata!
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Come è nata la nuova collezione? Questa collezione è una continuazione della mia ricerca stilistica e creativa, sempre ricca di messaggi importanti, perché secondo me la moda ha il dovere di comunicare alle masse. La moda è uno specchio della realtà che viviamo. La collezione tocca uno dei messaggi per me più importanti del momento che è la desertificazione. Secondo me l’uomo sta infierendo un po’ troppo sul pianeta.
In che modo la moda può intervenire su tutto questo? La moda per me può dare un messaggio importante, considerando anche che la moda è una causa di grande inquinamento del mondo, seconda solo al petrolio. La collezione di chiama Dune, nome che nasce da un vecchio film di David Lynch. In tutte le mie colleizone c’è un po’ un viaggio onirico che racconta qualcosa. Il messaggio è qui legato alla desertificazione. Il messaggio appare in modo visivo, ovvero attraverso una collezione estiva senza traccia di fiori o di colore verde. C’è solo un grafismo di palme, con il quale ho deciso di lasciare un velo di speranza. Chiamo la collezione Minimal Tribe, ovvero un primitivismo minimalistico, in cui i temi, seppure in chiave eccentrica e glamour, appaiono in modo importante e forte. Sughero e cotone organico sono i tessuti di cui sono realizzati alcuni dei capi cardine di questo mio nuovo progetto. Ho anche dato vita a un nuovo tessuto che è un canvas biodegradabile, che si può gettare tranquillamente nell’umido e tra un anno è decomposto.
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Hai lavorato anche con un airbag, vero? Ho fatto una collaborazione con Volvo, che mi ha fornito airbag scoppiati. Io faccio sempre questo lavoro di riutilizzare materiali di scarto, che altrimenti sarebbero gettati. Gli airbag sono molto interessanti perché fatti da un nylon tecnico che mi ha permesso di realizzare alcuni pezzi un po’ provocatori, cosa che faccio sempre nelle mie collezioni, per far riflettere le persone. Il mio lavoro in ogni collezione è legato alla sostenibilità a 360°, perché il pianeta ce lo chiede. La moda sostenibile va comunicata, e io in ogni mio post sui social spiego sempre il materiale di cui è fatto ogni capo.
Generalmente le collezioni raccontano una o due nuove idee, le tue invece non si risparmiano. Non hai paura di finire le idee? Non sei il primo a chiedermelo. Il punto è che io ho talmente tante cose da dire e talmente tante cose da fare, che ogni collezione ha una vita e un’identità. Sono convinto che ogni collezione chiamerà sempre nuovi materiali.
Fonte foto: Gilberto Calzolari press office