Apparire per vestirsi e non vestirsi per apparire. Non è un vestito che deve determinare il carattere di una donna, per la donna che deve vestire il proprio carattere. Così Prada punta l’accento sulla personalità della donna, non sul suo vestito.
Prada collezione primavera-estate 2020
Un ritorno alle origini, o meglio all’essenza. All’essenziale. Prada celebra la donna e la celebra come maestra della propria vita, del proprio destino, del proprio stile. Un ritorno alle origini ma senza riferimenti ai decenni passati. Nessuna nostalgia, semmai qualche citazione, qualche occhiolino ai cliché stilistici. Tra i concetti chiavi, quallo del vestito come elemento “trasformabile”. O meglio element che cambia, che muta, da donna a donna, da silhouette a silhouette, diventando quindi un contorno di una vera forte personalità invece di determinare questa stessa.
Pezzi, vestiti, elementi che cambiano essendo indossati da soli, oppure abbinati ad altri. Così da rivoluzionare il concetto di “completo” che viene destrutturato, spezzato e abbinato di nuovo. Tra i tessuti utilizzati, il kid mohair, la maglia a coste sottili, la pelle ricamata tagliata a vivo, o ancora la garza di seta.
Fonte foto: Prada press office