Si potrebbe parlare di Versace’s Power. Soprattutto per la forza della Maison della Medusa, del genio creativo di Gianni e poi di Donatella, di far diventare tutto ciò che toccano immediatamente un must-have, un forte e indiscusso pilastro di ispirazione, una base per un’evoluzione anche tecnologica e del costume.
Must-have quindi. Come l’abito con le spille da balia indossato – a Parigi negli anni 90 durante la sfilata Atelier – da Elisabeth Hurley all’epoca compagna dell’attore Hugh Grant.
Ma tra i must-have Versace che tracciano il cambiamento di costume e il futuro tecnologico, c’è decisamente l’abito Jungle Print che ha fatto il suo debutto sulla passerella della collezione Primavera-Estate 2000 e successivamente su diversi red carpet.
Un abito unico che indossato poi in occasione dei premi Grammy del 2000 da Jennifer Lopez attirò su di sé l’attenzione del mondo intero perché milioni di persone andarono all’epoca su internet per vedere la cantante e attrice, facendo diventare quella ricerca, la più grande che Google avesse sperimentato fino a quel momento.
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Ma nonostante questo ciò che la gente stava cercando – un’immagine della star e dell’abito – non compariva nei risultati delle ricerche e fu così che un abito generò una tale curiosità nelle persone da entrare nella storia, ispirando il team di Google a creare un nuovo strumento di ricerca: Google Immagini.
Donatella Versace per la collezione Primavera-Estate 2020 appena presentata a Milano, di questo abito ne celebra ora il ventesimo anniversario, così che la stampa Jungle, ritorna sulla passerella nella sua versione originale, nei toni del verde e in una palette di rossi e aranci.
Ma il tocco sempre verso il futuro di Versace, la rinnova anche con diversi materiali e tecniche. Eccola stampata su un altro simbolo della moda di Gianni ovvero il metal-mesh o ricamata con cristalli ed elementi tie-dye. E ancora le camicie ricamate con la Jungle Print sono indossate sotto corsetti dallo scollo a cuore ma appare per la prima volta sulle scarpe da ginnastica Squalo e in ricami tridimensionali sulla nuova borsa Virtus.
Questa stagione, Versace e Google collaborano per celebrare il ventesimo anniversario di un momento davvero leggendario nella storia della moda e di Google stesso come afferma la stessa Donatella Versace: “Fu una cosa incredibile. Il mondo intero ebbe la stessa identica reazione: rimase a bocca aperta. Oggi viviamo in una società altamente tecnologica, ma allora era diverso. Pensare che un singolo abito, legato a un particolare momento, abbia portato alla creazione di uno strumento che ora utilizziamo quasi senza farci caso, credo che sia una cosa straordinaria”.