Abbiamo incontrato Matteo Tugliani – fondatore di Moaconcept, brand emergente nel settore sneakers – che ci ha raccontato un nuovo progetto legato alla MOACONCEPT FOUNDATION, con lo scopo di supportare i giovani artisti.
Intervista a Matteo Tugliani, fondatore di Moaconcept
Moaconcept è sempre stato molto legato al mondo dell’arte. Come sta cambiando il rapporto trala streetart e il mondo delle sneaker? Quello che è cambiato è proprio il concetto di artista. Ho voluto aprire la fondazione per scindere l’identità di Moaconcept dal punto di vista valoriale da quella dell’attività business di Moaoncept in quanto azienda. La Moaconcept Foundation supporta l’arte, gli artisti (soprattutto giovani ed emergenti) e il recupero ambientale attraverso l’arte. Questo non vuol dire che tutte le calzature e i prodotti debbano per forza indossare l’arte o rappresentare l’artista ma, piuttosto, siano parte progettuale di un’azione di sensibilizzazione. Altro obiettivo è quello di aiutare il recupero ambientale di palazzi, edifici e altre iniziative che si possono fare attraverso l’arte. Dal 2013, quando ho iniziato, mi sono accorto che tutti (grandi firme e brand più o meno affermati) si sono “travestiti da artisti”, cosa che mi ha molto disturbato e mi ha fatto dare una sterzata realizzando la fondazione. Si tratta di una fondazione piccola, ma che vuole dare un messaggio. Abbiamo scelto i giovani perché siamo un marchio emergente e sono certo che ci siano tanti giovani desiderosi di voler esprimere qualcosa di diverso.
Quali caratteristiche avete scelto per partecipare al contest presentato durante la scorsa edizione di Pitti? Dovevano essere artisti under 30. Noi abbiamo selezionato scuole (Marangoni, IED, NABA, Accademia delle belle arti…) a cui abbiamo chiesto di farci da filtro, per essere coerenti con il tema.
Sneakers: i 10 modelli più preziosi e rari della storia
Chi ha giudicato questi talenti? Una commissione di esperti tra editori, giornalisti, fashion insider che hanno giudicato le opere sulla base di tre principali valori: attinenza al tema, creatività e originalità e in ultimo la messa in opera, perché essendo giovani, i mezzi a disposizione sono ridotti. Il vincitore si è aggiudicato una borsa di studio di 8.000 euro.
È una cifra legata a qualche significato? Ho pensato che con 8.000 euro ci si riesce a pagare almeno un anno di studio in una scuola privata. Così ho deciso di scegliere questo importo.
Come vede il futuro della fondazione? La fondazione è nata già sotto una buona stella. Abbiamo trovato delle banche e degli sponsor che ci hanno supportato da subito. L’obiettivo per la prossima stagione è allargare il pubblico a cui ci rivolgiamo ed evolvere nei contenuti. Ho intenzione di lavorare attraverso gli artisti sul recupero ambientale. I prossimi budget che saranno devoluti e investiti saranno quindi dedicati a questa mission.
Immaginate anche un rapporto di collaborazione diretta con questi artisti? Spero di non dover mai ricorrere alla strumentalizzazione dell’artista. Al massimo potrebbe essere l’artista a scegliere di fare altro insieme a noi. Non deve essere strumentale, perché altrimenti perderebbe tutto il suo valore.
Fonte foto: Moaconcept press office