La donna della Maison Valentino per la primavera-estate 2020, dove forma e volume sono il must.
La personalità che spicca… silenziosamente, da dentro: in una vera filosofia della sottrazione, della riduzione, del togliere, che lascia decisamente ampio spazio ad un focus invece su forme e volumi con tutta la loro purezza, ma anche la loro bella stravaganza.
Il lavorare sulla riduzione porta così lo sguardo dall’abito di per sé alla personalità che lo anima, dall’oggetto quindi… all’individuo.
Con questo interessante percorso mentale, creativo e piacevolmente cervellotico, Pierpaolo Piccioli ha dato la base alla collezione pap Valentino per la primavera-estate 2020.
Una donna Dandy nella nuova Belle Epoque di Louis Vuitton
All’Hôtel National des Invalides Musée de l’Ordre de La Libération a Parigi abbiamo così visto in pedana pezzi universali come per esempio la camicia bianca, lo chemisier, l’abito o la gonna a matita – ma anche i bermuda – essere ridotti all’essenza ed essere interpretati invece con la ricchezza della Couture, in popeline di cotone.
Bianco eccellente nel suo essere indossato con super-sofisticata e basica eleganza. L’occhio di Piccioli – in questo studio di stile – è alla Grisaille ovvero una tecnica artistica che consiste nel realizzare per esempio un intero dipinto, una vetrata o un disegno nei toni del grigio e del bianco… e in quanto monocromo, un vero esercizio di massima concentrazione.
La forma e il volume sono in primo piano e questa tecnica (Grisaille) come metafora monocroma descrive una nuova ricerca sullo spirito della Couture, che è la vera essenza di Valentino.
il colore – nel corso della sfilata – si insinua lentamente: brillante, compatto e fluorescente, come le stampe fauviste.
Sottrarre è davvero un processo di scoperta di sé… perché mentre l’individuo si uniforma, la personalità spicca…silenziosamente, da dentro.
Foto: Valentino press office