Flashback 2019 – Gli Erranti (The Wanderers)
Durante questo lungo weekend dell’arte, pieno di tanti stimoli interessanti, di tanti professionisti del settore ma anche solo appassionati, curiosi ovvero amatori alle prime armi che si sono ritrovati magari a condividere percezioni ed emozioni davanti alla stessa opera d’arte, abbiamo scelto di parlarvi di una delle tante fiere del panorama torinese: Flashback.
La fiera quest’anno ha scelto di celebrare l’artista Marco Gastini ad un anno dalla sua scomparsa, dedicandogli una piccola personale, esponendo opere nelle quali si nota un uso di materiali più disparati come pergamena, vetro, metalli (ferro, rame e stagno) ed elementi organici (carbone e carrube), oltre che il reintegro del colore.
Altra mostra all’interno della fiera è quella di Eva Marisaldi ed il Maestro Hidetoshi Nagasawa, curata da Michela Casavola. Il fil rouge che accomuna i due artisti è il viaggio, ma anche l’aspetto ludico della materia che – dopo essere stata lavorata- perde dimensione originaria per assumerne un’altra.
Flashback quest’anno ha contato più di 17 mila visitatori – o meglio, Erranti- ed è sempre diretta dal collaudato duo femminile: Stefania Poddighe e Ginevra Pucci. Una donna solare, un vulcano di idee, quest’ultima, che abbiamo avuto il piacere di conoscere ed intervistare.
Come si descriverebbe usando tre aggettivi? Sorridente, solare e, come ultimo ma non ultimo direi divertita.
Flashback compie 7 anni: qual è la novità di quest’anno? Beh sicuramente una grande novità è l’allestimento – che cambia ogni anno- e quindi nuovi anche i colori, come il pantone coral che fa parte anche delle palette delle illustrazioni di Sergio Cascavilla (e che lo scorso anno erano opera di Francesco Valeri). Altra novità è costituita dalle nuove gallerie partecipanti a questa edizione ed alla belle mostre in esposizione.
A proposito delle illustrazioni e del materiale di comunicazione quest’anno, Sergio Cascavilla è stato una scelta casuale? Niente è mai casuale a Flashback…è stata una scelta sensata e ragionata da una volontà di avere un artista non iconografico. Normalmente per questo tipo di scelta io e Stefania ci affidiamo a persone che conosciamo o con la quale abbiamo avuto qualche scambio.
Cosa rappresenta per te il payoff di questa edizione di Flashback? E’ come se, fin dalla prima edizione, si fosse sviluppato un capitolo all’anno. Io sono una appassionata di fantascienza e per quest’anno ho proposto a Stefania questo tema prendendo spunto da un libro scritto dai fratelli Strugatsky e tradotto come The waves extinguish the wind ma anche come The Time Wanderers; da qui ci è venuto quindi in mente Gli Erranti. Per noi, tutti siamo erranti, tutte le persone che hanno a che fare con l’arte.
Quali sono le cose che un Errante deve vedere assolutamente di questa edizione? Assolutamente tutto. Quest’anno abbiamo anche la prima parte dello spazio espositivo ad ingresso libero, per cui tutti possono partecipare ai talk.
Quale consiglio ti senti di dare ai giovani artisti? Quello di pensare molto di più alla ricerca ed allo studio piuttosto che alle relazioni. Se non si sbaglia, non si riesce ad avere un’espressione autentica.
Prima di ringraziarti molto per questa piacevole chiacchierata, ti faccio un’ultima domanda sulle anticipazioni della prossima edizione. Ti dico solo che abbiamo già in mente qualcosa, ma non posso dire altro.
…e a noi non resta che errare nel frattempo!
Fonte foto: Studio ESSECI
Crediti foto: Giuliano Berti