Ma la cosa più divertente è stata leggere articoli di testate blasonate che recitavano più o meno così: arriva la Laurea in Influencer per diventare la nuova Chiara Ferragni.
Chissà perché ma ho percepito un retrogusto derisorio e ironico, oltre che denigratorio, dietro questi titoli.
Oppure la cosa è piuttosto evidente? Cioè che i giornalisti sentono la loro poltrona traballare, perché la carta è morta da un pezzo, le testate hanno tutte la versione on line e scrivere sul web non è uguale che scrivere sulla carta stampata. Ergo, potrebbero essere sostituiti con molta facilità da blogger, e tutto ciò li destabilizza.
Ma sarà screditando che salveranno il loro posto? Oppure sarebbe meglio sposarla la nuova comunicazione, perché combatterla onestamente non mi pare una mossa granché intelligente, e nemmeno furba.
E invece, quando sono ridotti all’ultima parola, all’ultima frase diffamatoria, incominciano l’arte dell’ostracismo, tirando fuori l’Ordine e l’Albo, recitando la filastrocca che loro sono dei professionisti e non degli improvvisati che si fanno i selfie.
Nel frattempo si sono aperti il profilo Instagram e ci provano in maniera così goffa e naïf che fanno quasi tenerezza.
Ma questo così tanto citato Ordine dei Giornalisti, esiste solo in Italia, perché fu creato da Mussolini in un’epoca in cui il Duce aveva la necessità che la Stampa non fosse libera, e non garantisce certo qualità di scrittura per esempio e nemmeno voli pindarici di pensiero.
E onestamente non ho capito e non capirò mai perché andare fieri di appartenere ad un qualcosa che è il simbolo del bavaglio, pur reclamando ad ogni piè sospinto, la libertà di stampa.
Il primo corso di laurea per diventare Inluencer in verità nasce dopo che l’Associazione Internazionale per la Professionalità del Web stabilisce una normativa: [dal 28 gennaio 2016 i professionisti Web hanno un riferimento normativo. Grazie a questa norma tecnica, prima in Europa, siamo stati in grado di dare sia un modello di riferimento per tutte le professionalità ICT, sia una serie di profili per chi opera nel Web. Da oggi possiamo dire che i professionisti Web esistono, e sono catalogati in 25 profili professionali.]
Il blogging rientra nella categoria dei Web Content Specialist.
Il Web Content Specialist si occupa di produrre contenuti, sia testuali che multimediali dei quali è direttamente responsabile, che siano efficaci per una risorsa Web. Cura il contenuto anche in base della piattaforma che lo dovrà ospitare: sito Web, Social Network, Blog.
E comunque, nel mondo non c’è forse spazio per tutti? Sia per chi sventola orgogliosamente il tesserino dell’Ordine e sia per chi ha scelto la strada del blogger? (tipo me per dire)
E farsi spazio nel web, che è praticamente immenso quanto l’Universo, o forse anche di più, è davvero una faccenda assai complicata.
Occorre un carattere forte e deciso, una personalità caratterizzante, un’alta preparazione professionale, un’etica del gusto, un aggiornamento costante su ciò è nuovo e una solida base di studio. Per l’appunto. E la Laurea in Influencer ci sta, eccome se ci sta!
Foto Fonte: press office Calzedonia
Articolo di M.K.D.