Quando compriamo una collezione in limited edition, cosa vuol dire davvero? Ve lo diciamo noi… che dietro c’è un ragionamento di marketing per mettere sul mercato pochi pezzi ad un prezzo più alto.
Dimenticate tutto questo se avete a che fare con Cristian Sutti e il suo brand 2010 Limited Edition… perché quel “limited edition” in questo caso, è vero! In che senso? Nel senso che Cristian recupera prodotti che hanno davvero un quantitativo limitato e li trasforma in accessori di moda.
In questo modo una vecchia macchina da scrivere viene smontata e i suoi tasti in bachelite diventano anelli con lettere… in questo modo vecchie borse militari con i nomi dei veri soldati a cui sono appartenute, diventano borse uniche e rifinite seguendo la filosofia 2010 di Cristian (vedere per credere).
Vi basteranno 5 minuti con lui per capire che tutto è trasformabile e migliorabile… e poco prima di fare quest’intervista ne ho avuto un’ulteriore prova… Mi chiama da parte e mi spiega che anche la vetrina dove è esposta la sua collezione di orologi è stata creata con oggetti di recupero… Esiste forse un miglior concetto green? Buona lettura.
Come nasce l’idea di 2010 limited edition? L’idea è partita dal logo, da me disegnato e depositato come “2010”, che rappresenta la data del 20 ottobre 2010, la data in cui ho pensato all’idea di questo brand. Poi ho sviluppato nel corso degli anni un concetto tutto mio di limited edition, diffferente da ciò che si conosce normalmente: il mio limited edition è volto ad avvicinarsi a un mood, a un pensiero. È un lifestyle.
Concretamente questo limited edition come si traduce? In concreto, egoisticamente, ho creato tutto a mia immagine e somiglianza. I pezzi numero uno di tutta la collezione 2010 appartengono a me. Sono pezzi che ho realizzato, che ho utilizzato e che sto utilizzando ancora. Ho fatto tutto in base al mio mood: chi apprezza questi oggetti e quindi il mio mood, si può considerare in limited edition. Quando l’ho creata era una collezione totalmente differente da ciò che si trovava sul mercato, adesso qualcosa di più simile esiste, ma chi compra 2010 Limited Edition sceglie comunque pezzi unici.
Il concetto di edizione limitata nasce dalla ricerca di prodotti che poi non si possono riprodurre, giusto? Esatto, sono prodotti che non si possono riprodurre. Ci sono pezzi che possono contare 100 unità, pezzi che ne possono contare 500 e pezzi che ne possono contare 3, ma una volta terminate quelle unità, non ce ne sono più.
Quindi è un’evoluzione continua? Sì, un’evoluzione continua e una ricerca continua.
Qual è stato il primo prodotto frutto di questa idea? L’anello heritage letter.
Come è nato questo anello? L’anello è nato da una macchina da scrivere che avevo comprato in passato a un mercatino. Dopo qualche anno che continuavo a spolverarla e a spostarla nello spazio di casa, con l’aiuto del mio orafo, abbiamo studiato una forma di anello in cui poter incastonare di volta in volta le lettere che sono state tolte dalla macchina da scrivere. Sono tasti in bachelite, degli anni ’20/’30. Il bachelite è un materiale nato con il boom petrolifero, quindi sono tasti che si usurano, ma non si rompono. Più sono usurati e più sono belli. Con l’avvento dei pc quasi nessuno ha più idea di quali fossero i tasti presenti nelle vecchie macchine da scrivere, ci sono tasti che non esistono più, pezzi unici in tutti i sensi.
La fascia di prezzo è quindi una fascia di prezzo alta? La fascia di prezzo, se paragonata agli anelli d’argento che ci sono sul mercato, è sicuramente più alta, ma il prezzo è giustificato dall’unicità dell’oggetto e dalla difficoltà di reperire la materia prima; le macchine da scrivere che uso io, in Italia non sono mai state usate, bisogna quindi andare a cercarle all’estero, trattando su prezzo e spedizione”.
Un anello quanto costa? Un anello costa 320,00€. Sono anelli completamente pieni che pesano 18 gr. di argento. Sono anelli di qualità che vengono fatti su misura.
Dall’anello all’orologio, alla borsa militare, alla borsa postino. Qual è stata l’evoluzione? Tutto è nato girando, viaggiando. Per mie necessità, vedendo degli oggetti, ho poi acquistato e utilizzato tali oggetti. Nel caso della borsa postino è un oggetto che ho fatto produrre, perché ne avevo comprata una che dopo poco ha perso il colore; ne ho quindi fatta riprodurre una nuova con le pelli dei colori che volevo io. Alla borsa militare, oggetto che ancora oggi io utilizzo, ho fatto aggiungere la tracolla. Per quanto riguarda l’orologio, invece, bisogna tornare un po’ alle mie origini: io vengo dal mondo degli orologi, come la mia famiglia. Ho quindi fatto produrre un orologio da tasca originale, a cui ho fatto saldare delle anse, per poterlo utilizzare al polso.
Come si svolge una tua giornata tipo? Non ho una giornata tipo, perchè ogni giorno è diverso. Diciamo però che io inizio la mattina molto presto, con la mente sgombra da qualsiasi pensiero. Le molte idee e le molte intuizioni nascono molto presto al mattino, anche se poi è durante il resto della giornata che ho la possibilità di metterle in atto.
Hai segnalatori di occasioni in giro per il mondo? Ci sono persone che girando mi mandano delle fotogafie di macchine da scrivere o di altri oggetti. Non ho uno schema, sono situazioni che si verificano.
Quando parliamo di pezzi unici su che ordine siamo? Quanti anelli? Di anelli fino a quando ci saranno macchine da scrivere se ne potranno fare, ma non c’è un numero. Per quanto riguarda le borse da postino, considerando tutti i colori, ne avrò circa 150 e, finite quelle, non ce ne saranno più. Di borse militari ne ho comprate circa 500.
Dove le hai comprate? Le ho comprate presso un magazzino militare, quindi sono proprio borse militari vere. Sono modificate solo nelle finiture, per le quali utilizzo cuoio toscano che vado a far conciare di persona.
Quindi i nomi che si leggono sulle borse non li hai scritti tu? No, sono nomi dei veri proprietari. A volte ci sono date, a volte simboli, ma è tutto originale.
Dove si trovano tutti questi prodotti? La maggior parte verranno messi on-line e quindi si potranno acquistare tramite e-commerce sul sito. Anelli e orologi, invece, si possono trovare solo nelle gioiellerie e nei negozi che reputo possano essere giusti per il mio prodotto”.
I tuoi clienti e i tuoi fan come ti possono seguire sui social? Esistono sia il profilo Instagram, sia il profilo Facebook.
Fonte foto: press office 2010 Limited Edition