Trump oggi: un cognome che trova un feedback in chiunque nel mondo. Chiunque conosce questo cognome dal suono veloce, marcato e con una “r” che in qualche modo rafforza la sua pronuncia e cognome oggi legato e conosciuto in primis per aspetti politici e istituzionali.
Ci sono stati però gli anni 80: quelli del business americano… del sogno americano, degli yuppies americani. L’America: dove tutto è possibile (o forse all’epoca lo era).
Sono anni incredibili. New York è la vita… è quella metropoli dove tutto ruota veloce veloce veloce e gira al ritmo del successo… e del: “finalmente posso diventare chi voglio diventare”.
Sono gli anni della determinazione… del sogno che con la determinazione si realizza. Sono gli anni della cantante Madonna che inizia il suo viaggio verso il successo planetario cantando Everybody. Sono gli anni delle star Sylvester e Divine, di Andy Warhol, di John Travolta, del dj Jellybean Benitez e dello Studio 54.
E sono gli anni degli affari e della Trump Tower… della Manhattan dalla ricchezza estrema… delle grandi famiglie come i Rockfeller, i Vanderbilt o di Hotel come il Plaza o il Pierre con il loro fascino incantato e distaccato dal mondo.
E sono gli anni nei quali si muove anche una donna… biondissima, dal sempre sorriso sulle labbra ed il pensiero che viaggia a mille verso un unico scopo: lavorare duramente … work so hard per emergere.
E all’epoca tutto ciò che lei e il marito toccano ne prende il nome: c’è così la Trump Tower appunto, Il Trump’s Castle o il mega yacht Trump Princess.
Ivana Trump è la donna d’affari, la donna che incarna alla perfezione, la carriera femminile anni 80… quelle delle vere business woman che poi – noi all’epoca ragazzini – ritrovavamo in serie tv come Dallas o ancora meglio Dynasty.
Oggi per questa intervista, il tempo che ho davanti all’ex moglie dell’uomo più potente del mondo è dosato… è misurato, tutto è giustamente e puntigliosamente controllato.
Mi vengono concesse solo 4 domande… anzi – come mi viene esplicitamente chiesto – 4 short questions che non saranno di politica … ma invece anche per mia scelta, solo rivolte a capire in poco più di qualche minuto – che mi viene dato – il pensiero di questa donna (che dal vivo scopro essere delicata e gentile, posata e quasi timida) sul business, sui suoi figli – Ivanka, Donald J.r. e Eric, sull’Italia e sullo stile.
Questo il mio breve ma intenso incontro con Mrs. Trump.
Signora Trump che cosa c’è di italiano in lei…? Direi che il mio amore per gli italiani deriva dal fatto che sono delle persone che amano vivere, sono pieni di vita, amano il buon cibo, amano divertirsi e sono divertenti.
Posso chiederle qual è il segreto per diventare una donna d’affari di successo? Io credo che nel mio caso, il segreto sia stato quello di crescere in un paese – la Cecoslovacchia – dove all’epoca, sono gli anni del Comunismo… si respirava un’atmosfera che era decisamente molto molto dura. Ecco… io credo che quegli anni di pene, dolori e sofferenza mi abbiano educato alla disciplina, al lavoro… e mi siano serviti per lavorare duramente.
Che cosa sono invece per lei lo stile e l’eleganza? Io dico sempre… che sia lo stile che l’eleganza una persona li ha oppure no a prescindere da tutto il resto. Sono innati.
Lei è la Mamma di Ivanka, Donald J.r. ed Eric. Che cosa ha insegnato ai suoi figli? Prima di tutto ho insegnato loro che nella vita devono lavorare molto molto duramente e che devono avere disciplina. Devo dire che per questo motivo – per la loro crescita – non gli ho mai dato troppi soldi, proprio per poter insegnare loro a guadagnarseli e a capirne il valore. Credo infatti che se dai – in genere – troppi soldi in qualche modo poi i ragazzi non hanno più voglia di nulla, si adagiano ed è per questo che ho sempre cercato di tenere i miei figli molto indaffarati… perché solo così non avevano tempo… anche per esempio, di infilarsi in mezzo ad eventuali guai e problemi… quindi keep your kids busy!
Fonte foto: press office Ivana Trump