Riporre i libri… come? Si può capire molto di una persona da come accatasta i suoi libri.
Riporre i libri in ordine alfabetico
Che sia per autore o per titolo poco importa, questo è sicuramente il metodo più rapido e immediato per trovare un libro quando lo si cerca. Non a caso le librerie e le biblioteche, seppur divise per sezioni, sono organizzate seguendo proprio questa logica.
La tecnica è sintomo di una persona precisa, ordinata che potrebbe però scivolare nel puntiglioso. La sua vita è organizzata, tiene un’agenda, non dimentica compleanni e magari ha anche le mutande ordinate per giorno della settimana. Sindrome dell’archivista.
Sistemare i libri in ordine cronologico
È doveroso fare una distinzione, l’ordine cronologico di acquisto o l’anno di uscita del libro?
Il primo ha il vantaggio di non obbligare il suo sostenitore a riorganizzare l’intera libreria ogniqualvolta sia necessario riporre un libro. È anche un modo per tenere il conto degli anni (sempre che qualcuno lo voglia davvero fare, una volta scollinati i 22). Queste sono le persone che si ricordano esattamente in che anno vi hanno conosciute, quando siete andati in vacanza a Gallipoli ma anche quella volta in cui avete fregato loro la merendina, alle elementari. Elefante.
10 libri per chi ama le storie vere
La seconda ipotesi soddisfa tutta un’altra mente, quella di colui cui piace conoscere esattamente come sono andate le cose, non puoi raccontargli una mezza verità, la faccenda va ricostruita per filo e per segno mettendo personaggi e azioni al posto giusto. Archeologo.
Ordinare i libri per per colore
Le cose iniziano a farsi interessanti, queste menti sono all’apparenza meno ordinate. Qui si soddisfa un bisogno visivo e non mentale. A colpo d’occhio deve essere tutto a posto e perfettamente scorrevole. Una persona così può stare anche interi minuti a pensare se la sfumatura giallo bergamotto vada prima o dopo il giallo limone.
Non è indecisione, è semplicemente la necessità che tutto sia perfettamente e cromaticamente ordinato. Queste persone trovano la pace interiore guardando qualcosa di bello, è possibile che la sindrome di Stendhal li colpisca di fronte alle cose meno spiegabili ai più. Non è detto che abbiano gusto nel vestirsi ma abbinano i colori in maniera impeccabile, almeno secondo la loro opinione. Arcobaleno.
Libreria con libri in ordine per casa editrice
Questo genere di lettore-collezionista ha fatto un passo in più rispetto al precedente. La soddisfazione generata è sempre visiva ma in questo caso la logica perseguita è quella delle proporzioni. I libri di una stessa casa editrice sono simili tra loro, per proporzioni e stile; pertanto la visione di insieme sarà quella di una libreria armoniosa e a colpo d’occhio ordinata. Le persone che seguono questo schema sono altamente intelligenti, sono menti superiori, dotate di arguzia e grande empatia. Ok, la smetto.
Per chi non avesse ancora capito, io sistemo i libri seguendo questo schema. Discutibile, lo so, ma soddisfa il mio bisogno di ordine, simmetria e omogeneità. Me lo dico da sola: disturbo ossessivo compulsivo.
All’interno di questa sezione meritano una menzione speciale coloro che ordinano i libri in base all’ altezza (vi assicuro che esistono). Alla fonte c’è sempre una necessità di ordine e uniformità visiva che però va oltre la mia comprensione.
Mettere i libri a casaccio nella libreria
Questo genere di libreria non presenta un ordine apparente: i libri sono messi così, un po’ come capita. Le persone che optano per questo stile non si conformano ad uno schema logico prefissato e molto spesso hanno un ordine interno, personale che governa il loro modus operandi.
Gli estranei messi di fronte a questa libreria non ci capiscono niente, non troverebbero un libro neanche sventolando una bacchetta magica. I casacciatori invece, sono in grado di andare a pescare qualsiasi libro e si trovano perfettamente a loro agio. Per una persona come me (ormai vi ho svelato la mia natura) il colpo d’occhio è a dir poco problematico. Casinisti.
Io vi ho rivelato la mia ossessione, voi avete il coraggio di condividere la vostra?
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