vulnerabilità

Il filo conduttore (NO SPOILER) è che coraggio e vulnerabilità sono la stessa cosa e che la vulnerabilità è l’unica strada per l’amore, la gioia e il senso di appartenenza.

Tra qualche pianto e ben più di una risata mi sono trovata a riflettere sulla mia vita e sulle occasioni mancate in cui ho avuto paura di mostrarmi vulnerabile. È sicuramente inutile fissarsi sul passato pensando a come cambiarlo ma da esso si può imparare (che capitan ovvio che sono).

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Ma oggi voglio essere vulnerabile, raccontarmi qui, condividendo un po’ della mia vita e delle mie stranezze, sperando di farvi sentire un po’ meno soli in questa vita complicata.

Ho deciso che il mio sarà un battesimo di fuoco e vi racconterò del momento in cui mi sono forse sentita più vulnerabile in vita mia.

Era il lontano 5 maggio 2014, dopo una mattinata passata sui banchi di scuola io e quella che fino a quel momento era una mia amica, torniamo verso casa.

Devo premettere che la nostra era un’amicizia particolare, eravamo legate da un sentimento fortissimo, indomabile, ma che nessuna delle due era riuscita davvero ad esprimere fino a quel giorno.

Sono logorroica e amo i monologhi, eravamo al parco e l’avevo rintontita di parole sulle mie paure, le mie incertezze, la mia insicurezza, tanto che ad un certo punto si fanno le 17 (eravamo uscite da scuola alle 14, tanto per farvi capire quanto parlo) e lei decide che era ora di levare le tende. Mi sta riportando a casa in macchina quando io, come in un film, le dico: “Ferma la macchina”, prendo e la bacio.

Ammetto di aver pensato che avrei rovinato tutto, invece per la prima volta dopo mesi di frustrazione mi sono sentita libera, piena di gioia e di amore. Non pensavo nemmeno che ne sarei stata capace perché non avevo il controllo su quelle emozioni, non sapevo a cosa mi avrebbero portato, e invece alla fine mi sono sentita super ficah e coraggiosa!

Il 5 maggio 2020 abbiamo festeggiato 6 anni d’amore insieme. Quando ci ripenso, non ci credo ancora, ma è stato uno dei più grandi traguardi che ho raggiunto fino ad ora.

E da qui la mia prossima riflessione. Quanto è bello amare ed essere amati?

Ma allo stesso tempo quanto fa paura e fa soffrire? Per amare bisogna essere coraggiosi e vulnerabili, mostrarsi senza avere paura: nudi, spettinati, struccati, con la pancetta, coi brufoli, testardi, disordinati, scontrosi, lunatici.

Anche ogni qualvolta che siamo felici siamo vulnerabili perché ci aspettiamo di trovare la sciagura dietro l’angolo. Spesso infatti non ci riusciamo a godere né l’amore né la gioia per paura che finiscano.

Io ad esempio sono un mago in questo campo. Ansia preparatoria, film che vincono l’oscar e testa fasciata prima di cadere: ecco il mio starter pack per rovinare qualsiasi momento bello che la vita mi offre. Ah dimenticavo di dirvi che anche quando non c’è nessuna tragedia all’orizzonte, mi dicono (anche se io non ci credo) che sono capace di crearlo il problema. Nel mio caso forse c’è anche la paura di non essere all’altezza, ma di questo ne parliamo un’altra volta.

Per concludere, come dice Brené, dovremmo essere tutti più vulnerabili e di conseguenza coraggiosi, perché sì, tutti noi abbiamo la nostra armatura, il nostro mantello dell’invisibilità, ma continuando così rischieremmo di perderci tante cose belle. Quindi siamo vulnerabili e non abbiamo paura di essere visti.

PS: abbiamo tutti bisogno di un’ora con Brené, andate e guardatene tutti. Netflix, Brené Brown: trovare il coraggio.

Fonte foto: Photo by DANNY G on Unsplash