libri per apparire fighi

Dove? In ogni video chiamata che si rispetti.

In alcuni casi si percepiva la forzatura di qualcuno posizionato tatticamente con computer e webcam accesa davanti al Billy di turno. In un mondo in cui, non prendiamoci in giro, le apparenze contano tantissimo vi propongo un decalogo di libri che non possono mancare per fare bella figura durante una videochiamata.

Alcuni sono buoni per tutte le stagioni, dei passe-partout, altri invece si intoneranno al tema della conferenza in corso.

5 libri per evadere e sconfiggere la noia

Italo Calvino: Lezioni americane o Le città invisibili.

Vanno bene entrambi i titoli, scegliete voi quello che preferite, usateli pure tutti e due. Calvino è autore sempre verde e sempre apprezzato del panorama italiano. Lezioni americane è stato pubblicato postumo e raccoglie le lezioni che l’autore stesso avrebbe dovuto tenere all’Università di Harvard, non fosse sopraggiunta la sua morte. Le città invisibili, con il suo percorso immaginifico tra città reali o irreali, che l’abbiate amato, odiato (di solito non c’è via di mezzo) o non lo abbiate proprio letto, fa sempre la sua grande figura.

James Joyce: Ulisse, (se lo avete in lingua originale è ancora meglio).

Già il fatto che lo abbiate comprato, vi rende onore. Che poi siate arrivati solo fino a pagina 3 non fa niente, questo è un articolo che parla di apparenze. Se invece siete riusciti a finirlo, poi vi lascio il mio numero e mi spiegate come avete fatto.

Richard Thaler, Cass Sunstein: Nudge, la spinta gentile.

Se la videochiamata verte su temi anche solo lontanamente economici o di marketing, giocatevi il best seller dal premio Nobel per l’economia 2018, Richard Thaler. Dimenticatevi di voi stessi come consumatori perfettamente razionali, la maggior parte delle scelte e delle decisioni che prendete non lo sono. Esistono pertanto trucchetti per condizionarci. Sapevatelo. Da questo saggio si possono cogliere anche trucchetti interessanti; ad esempio: mai andare a fare la spesa quando si ha fame. Io questo libro non lo posso esporre, è una delle vittime del mio cane.

Donald A. Norman: La caffettiera del masochista.

Questo libro vi aiuterà ad apparire sul pezzo qualora la vostra video chiamata interessi temi di design, sia hardware che software, come in quelle professioni fighe che vanno di moda adesso. Vi è mai capitato di non riuscire a capire come funzionasse un oggetto o un’applicazione? Spingere una porta anziché tirarla? Ebbene non è detto che la colpa sia tutta vostra, anzi. La colpa potrebbe essere del designer che non ha preso in considerazione come funziona la mente degli utenti.

Pellegrino Artusi: La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene.

Se la vostra dovesse essere una zoom call incentrata su come cucinare la qualunque con il Bimby (vi giuro che è vero), piazzatevi davanti al più grande depositario di sapere culinario. Un mattonazzo da quasi 800 pagine, scritto 200 anni fa, grande classico della letteratura culinaria; è talmente spesso che lo vedranno tutti. Quando avrete finito la chiamata potrete usarlo come fermaporta o arma contundente, scegliete voi.

Naomi Alderman: Disobedience.

Recentemente è diventato un film che (secondo la mia umilissima opinione) non è all’altezza del libro, nonostante il cast da capogiro. Nel film manca il senso dell’umorismo che pervade la scrittura e in particolare il personaggio di Ronit. Giugno è alle porte, e per chi non lo sapesse (vi bacchetto), è il mese dell’orgoglio LGBTQ+; per voi più politicamente impegnati, più liberali, attenti ai diritti, per coloro che vogliono lanciare un messaggio (chi ha orecchie, intenda) consiglio di posizionare questo libro in maniera tattica.

Albert Camus: La peste.

Già considerato uno dei capolavori della prima metà del Novecento, è tornato straordinariamente attuale negli ultimi mesi. I cittadini di Orano (dove il romanzo è ambientato, lungo le coste Algerine), nonostante lo stupefacente numero di decessi, sono ancora convinti che il problema non li riguardi. Vi ricorda qualcosa, per caso? Avere uno dei capolavori di Camus dietro le spalle, magari sgualcitelo un po’, fate sì che non sia palese lo abbiate comprato l’altro ieri e mai letto, vi farà apparire attuali ma non banali.

libri per fare i fighi

Harper Lee: Il buio oltre la siepe.

Pubblicato nel 1960, ambientato negli anni ‘30 continua ad essere vergognosamente attuale. “Non riesco a respirare”.

Marguerite Yourcenar: Opere/i.

Se volete fare colpo, un po’ di grano lo dovete cacciare. La raccolta di tutte le opere della scrittrice belga è sicuramente un investimento oneroso ma sarà bello, sarà spesso e perfettamente visibile nella vostra libreria. Dirà di voi che siete dei grandi intenditori, capaci di apprezzare letture non ovvie.

Un Oscar Mondadori.

Questo è un consiglio low cost perché dovete fregarlo alla libreria di nonni, genitori o zii vari, basta che sia delle edizioni vecchie. Deve essere bello ingiallito, mi raccomando, così tutti sapranno che discendente da una grande famiglia di lettori.

Tutti questi libri, ok forse non L’Artusi, sono anche degli ottimi (sì, me lo dico da sola) consigli letterari.

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