intervista ad alessia santa wedding planner destination wedding

Il settore del matrimoni è stato uno dei più colpiti dal covid con la maggior parte delle celebrazioni spostate nel 2021.

Abbiamo intervistato Alessia Santa, Wedding Planner specializzata nel Destination Wedding

Qual è stato l’impatto del Covid-19 sul mondo dei matrimoni? L’impatto è stato devastante. Io lavoro principalmente con i Destination Wedding, ovvero con clienti stranieri che vengono a sposarsi in Italia, quindi su questo tipo di eventi l’impatto del Corona Virus è stato immenso. Io presumevo un +20/30% di quest’anno rispetto al 2019, mentre adesso, dopo l’arrivo del Virus, ti dico che siamo intorno al -70% sul 2019. Per quanto riguarda il mio lavoro, tutti i matrimoni (tranne 2) sono stati posticipati, quindi cancellati dal calendario di quest’anno. Tutti gli eventi che dovevano avvenire adesso sono stati rimandato all’anno prossimo e dunque tutti gli introiti legati a tali eventi sono venuti meno. Questo vale per tutta la filiera del wedding: location, catering, fotografi, flower designer, ecc… Ci sono poi dei mesi (marzo, aprile, maggio e giugno) in cui gli incassi sono stati zero e in cui sono solo stati sostenuti costi da parte nostra.

Come mai il 2020 era preventivato come un anno di incremento per le cerimonie nuziali? Per via della scaramanzia e dei numeri? Il 2020 è stato un anno che ha visto un incremento di richieste davvero importanti, soprattutto su alcune date: tipo 10/10/2020, 20/06/2020 che sono state date in cui si faceva fatica a trovare fornitori, perché prenotate già con molto anticipo, proprio per questione di numeri.

Per una coppia che aveva progettato di sposarsi in questo periodo del 2020, a questo punto, quali sono gli scenari migliori? Sicuramente quello di posticipare, cosa che io ho consigliato di fare a tutte le coppie con le quali stavo lavorando. Visto l’espandersi e il protrarsi della pandemia il mio consiglio iniziale è stato quello di rimandare il tutto in autunno, ma poi, con il passare del tempo e l’evolversi del tutto, ho preferito far posticipare al 2021, soprattutto per una mancanza di linee guida chiave e per una assenza di prospettiva di ritorno alla normalità. In questi giorni abbiamo comunque sentito di coppie che hanno voluto lo stesso celebrare il matrimonio, ma con forti limitazioni, quindi il mio consiglio, ancora oggi, è quello di posticipare al 2021.

Girando per il web trovo comunque diverse community di spose che vogliono ugualmente sposarsi. Cosa pensi di questi movimenti? Ci sono questi movimenti di spose che vogliono celebrare a tutti i costi e anche senza mascherina. Io non sono d’accordo, perché questo voler celebrare significa fare degli assembramenti laddove non sono consentiti, mettendo magari a rischio la salute di ospiti e dipendenti. C’è poi la richiesta di celebrare senza mascherina, che non è una pratica fattibile ad oggi. Fare un matrimonio adesso prevede certamente alcune restrizioni, tra cui la mascherina per tutti, compreso il personale di sala, prevede che l’aperitivo non possa essere a buffet ma portato al tavolo, prevede poi il distanziamento in ogni luogo, qindi questo modo di festeggiare non mi trova d’accordo. Io capisco l’esigenza delle coppie, ma la sicurezza e la salute vengono prima di tutto, quindi le possibilità sono due: posticipare, oppure rispettare le regole imposte in questo momento.

Parlando di costi, come varia un matrimonio organizzato e poi rimandato? Io e tutti i fornitori con cui lavoro abbiamo mantenuto le stesse tariffe, semplicemente cambiando la data. Sono rari (e giustificati) i casi in cui i costi sono variati e questo fa onore alla filiera, che mostra rispetto per l’impegno preso con il cliente ultimo. Questo però significa che siamo noi a rimetterci in termini di costi. Ci sarà un incremento di costi, ma siamo tutti noi ad assorbirli. L’unica cosa che potrebbe cambiare per la coppia è quella che cambiando data uno dei fornitori possa non essere più disponibile, quindi si opta per il male minore trovando altre soluzioni, che sia cambiando il make-up artist, piuttosto che il fotografo o il videomaker. Ma una soluzione si trova sempre.

In termini di mali minori, quali sono quelli che in questo periodo consentono di limitare i danni? Per le coppie tutto resta come prima, nel caso in cui gli inviti fossero già tutti recapitati, è sufficiente procedere con la comunicazione del cambio data, non è necessario far ristampare nuove partecipazioni. Da un punto di vista dei costi non cambia molto per le coppie, anche nel caso di viaggio di nozze già prenotato.

Che consigli daresti alle coppie che vorrebbero comunque sposarsi con mascherine? Se proprio non si vuole posticipare, le regole purtroppo ci sono. Ci saranno tavoli rotondi più piccoli e con la possibilità di far sedere solo i nuclei familiare, i buffet non ci potranno essere, ci sarà la musica ma non si potrà ballare stando vicini, ci sarà comunque l’obbligo di misurare la temperatura… Quindi se ci si vuole sposare si deve sapere che ci sono regole da rispettare.

All’estero invece cosa sta succedendo con i matrimoni? Ho fatto una ricerca, poiché faccio parte anche dell’associazione FederMatrimoni, su cosa accade negli altri paesi. Ci sono posti, come ad esempio l’Olanda, in cui dal primo di luglio di possono fare ricevimenti per 100 persone rispettando solo alcune regole di distanziamento, in Austria ci si può aggregare fino a un massimo di 10 persone, in Svezia 50 persone, ma tutti sono tenuti al rispetto delle linee guida dettate dal proprio governo. Diciamo che non sono in tanti ad essere messi meglio di noi, anche in termini di linee guida, che non sono poi così chiare. In Italia si stanno applicando le linee guida date ai ristoranti e alle realtà turistiche, ma tutto è molto empirico, perché sono in molti a chiedersi se alla fine della fase 3 si potrà tornare a celebrare e fare assembramenti come prima della pandemia. Non ci sono certezze, per questo a mio avviso la scelta migliore è quella di spostare al 2021, per avere la sicurezza di riuscire a festeggiare come siamo abituati a fare.

Secondo te rivedremo matrimoni come un tempo? Io penso di sì. Dovremo convivere con questo virus, ma credo che torneremo a festeggiare e a stare insieme. Chi ha lo spazio tornerà anche a festeggiare in casa, come si faceva una volta. Io vedo molta positività nei confronti del 2021.

Come categoria voi avete ricevuto aiuti dallo Stato? No, al momento siamo stati dimenticati. Inizialmente è stato richiesto lo stato di calamità per la nostra industry, poi l’anno fiscale bianco per il 2020, ma ad ora non abbiamo avuto grandi riscontri.

Hai qualche idea sul tavolo? Cosa ti auguri che succeda? Di idee ne ho tante. Io spererei in un aiuto fiscale, potendo detassare il 2020. Un matrimonio è da pianificare con largo anticipo, quindi per noi il 2020 è ormai interamente compromesso, anche se da agosto si potesse tornare come prima del Covid-19, perché non ci sarebbe il tempo materiale per organizzare tutto come si deve e con l’anticipo necessario.

State trovando dei modi nuovi per comunicare con le coppie? Oggi quello che chiediamo noi per esempio alle location è di avere a disposizione materiali video e fotografici più aggiornati, perché non è così facile per le coppie fare sopralluoghi sulle location. Le zoom call sono in aumento. Da un punto di vista di offerta tutti avevano già i listini pronti per il 2021, quindi non è stato un lavoro aggiuntivo. Tendenzialmente, per quanto ho potuto valutare, non è previsto un aumento di prezzi per il prossimo anno.

A proposito di digital, ti abbiamo vista protagonista di alcuni video in diretta. Vuoi parlarci un po’ di questo progetto? Sì, certo. Io non mi sono mai fermata. In questo periodo di chiusura totale c’è stata una presenza on line, sui siti, sui social che è molto aumentata, per questo motivo io ho cercato di essere presente dove c’è pubblico, che sia Instagram, piuttosto che il blog. Fare community ed essere insieme nonostante la pandemia, trovo che sia stato molto utile, perché ho costruito nuove relazioni, scoprendo nuove figure e nuovi professionisti. La mia idea è stata quella di usare tutto questo tempo per fare qualcosa di diverso; io non ero una persona da dirette Instagram, ma ho iniziato a farle, parlando sempre di cose diverse. Ho poi anche lanciato un corso online su una piattaforma web di Destination Wedding con delle speaker internazionali che hanno permesso di parlare dei vari clienti nel mondo, delle loro culture e delle loro richieste in relazione al matrimonio. Il corso era rivolto alle Wedding Planner e a chiunque volesse approcciare a questo mondo. Ci sarà anche un corso dedicato alla quantificazione del lavoro e a quanto farsi pagare, definendo il proprio fee. C’è molta richiesta al momento su questo genere di contenuti, per questo sto cercando di fornire delle risposte.

Che consiglio daresti invece a chi vuole iniziare a lavorare in questo settore? Sicuramente direi di non improvvisare. Il mercato è molto consapevole oggi, sia per quanto riguarda i professionisti, sia per quanto riguarda le coppie. Se non conosci il mestiere, un bel sito e un bel profilo Instagram non sono sufficienti per poter avviare un buon business in un medio termine. Quindi il mio consiglio primario è quello di investire sulla formazione e sulla conoscenza del prodotto, ma anche sul proprio marketing, definendo la propria nicchia e parlando al proprio target specifico. Seppure piccola, l’attività di Wedding Planner è da gestire come un’impresa, per questo la formazione è fondamentale.

Hai dei progetti nuovi in programma? Sicuramente per il 2020 andrò avanti con questo progetto di formazione dedicato ai Destination Wedding. Ne ho in previsione diversi, fino a fine anno andrò avanti. Ho anche un’attività di consulenza su alcune location che vogliono approcciare al mondo del Destination Wedding. Sto inoltre investendo su me stessa, facendo un corso di marketing e pr. Spero presto che tornino i matrimoni e i festeggiamenti come siamo abituati a vivere!

Fonte foto: press office White Emotion