Arriviamo al nostro solito argomento: i libri. L’estate e le vacanze sono il momento in cui riusciamo a ritagliarci più tempo da dedicare ai nostri interessi e uno di questi potrebbe proprio essere la lettura. I numeri non mentono, d’estate si legge di più e si acquistano più libri.
Se pensate che questo articolo sia un elenco di consigli da mettere in valigia, vi sbagliate. No, non è vero avete ragione, i consigli arrivano, ma prima di tutto vorrei analizzare i diversi approcci alla lettura estiva di una serie di personaggi.
Ci sono dei comportamenti ricorrenti che mi piace un po’ stereotipare ma si sa, gli stereotipi esistono per un motivo.
- L’Ottimista. Lui/lei/loro sono quelli che partono con 4/5 libri o e-book (per i più trendy) in valigia e sono convinti che li leggeranno tutti, ma proprio tutti. Nell’85% dei casi questo non accade mai, è risaputo che si parta sempre con i buoni propositi e che poi questi si infrangano mestamente con la realtà. Sottocategoria dell’ottimista è il Cambiaria: si porta sempre appresso un libro perché magari è la buona volta che lo legge. Alla fine, legge un paio di pagine, si sente meno in colpa perché il libro lo ha portato e soprattutto, si sa che ai libri fa bene cambiare aria.
- L’Avido: qui rientra quel 15% di casi avanzanti dalla precedente categoria. Sono coloro che partono con la scorta di libri ed effettivamente se la leggono tutta. Ma tutta è. Vi giuro che esistono, ho visto mia mamma farlo per non so quante estati di fila.
- L’Eco(nomicamente)-solidale. È colui che parte con la valigia vuota perché sa o spera di trovare una libreria locale dalla quale lasciarsi conquistare, che merita di essere supportata.
- Il Trascinato. Colui che non è del tutto abituato alla lettura ma è capitato a fare le vacanze con persone che ahimè questo vizio ce l’hanno. Tendenzialmente le persone con il vizio della lettura se passano davanti una libreria, ci entrano. Il povero malcapitato sarà costretto ad entrare e, contagiato dall’entusiasmo (o dal senso di colpa), sceglierà il libro più sottile sul quale riesce a mettere le mani.
- Il Giallista. Genere che torna in voga ogni estate, basta guardare i numeri delle vendite, per molti italiani, non c’è miglior compagnia sotto l’ombrellone che un po’ di sano mistero.
Finiti i lettori-tipo estivi, veniamo ai consigli assolutamente non richiesti e che siete liberi di non seguire.
- Valeria Parrella – Unica autrice arrivata tra i finalisti del Premio Strega. Se non lo avete ancora letto questa estate è un ottimo momento per rimediare. Ambientato nel carcere minorile di Nisida, racconta del rapporto che si instaura tra Elisabetta che vi insegna matematica e una giovane detenuta con alle spalle una storia di violenza.
- Jeffrey Eugenides – Middlesex. Forse vi ci vorranno più di due settimane di vacanze, dipende da che genere di lettori siete ma, ne vale assolutamente la pena. Con un tono meravigliosamente ironico Callie Stephanides racconta la sua storia e per estensione quella della sua famiglia, attraversando decenni di storia americana. Dove sta la particolarità? Callie è un ermafrodito, vive i primi anni della sua vita come una bambina, fino a rendersi conto della sua vera natura. Ne vale assolutamente la pena, ve lo garantisco.
- Goliarda Sapienza – L’arte della gioia. Un capolavoro sotto più di un punto di vista, indefinibile, pungente, scomodo e travolgente. La storia di Modesta, nata in un punto imprecisato della Sicilia nel 1900 è la storia che tutti e tutte noi dovremmo leggere.
8 romanzi da leggere (almeno) una volta nella vita
Buona estate, leggete quello che volete, taggate Fashion Times nelle vostre insta stories (scherzo o forse no).
Fonte foto: Photo by Maarten van den Heuvel on Unsplash