Che lo si gusti dopo i pasti o che lo si beva di fretta in piedi davanti al bancone del bar, che ne si conoscano approfonditamente le tecniche di tostatura o che si sia semplici amanti del suo aroma inconfondibile, l’espresso resta un simbolo intramontabile di italianità. Tutta la penisola si intende di espresso e di caffè, e le caffetterie stanno sempre più diventando non solo un luogo di aggregazione e di convivialità, ma anche posti dove essere educati all’arte di creare un buon espresso.
L’espresso italiano dove berlo in Italia
6 curiosità sul caffè che probabilmente non sapevi
Se dunque siete in cerca di un’iniezione di caffeina di qualità, seguiteci in un tour delle caffetterie italiane dove bere il miglior espresso.
L’espresso alla Torrefazione Cannaregio (Venezia)
Un espresso a 1 Euro nel centro di Venezia? Alla Torrefazione Cannaregio il sogno diventa realtà. Situata nel sestiere dal quale prende il nome, questa torrefazione con mescita al banco ha tutta l’aria di provenire da un’altra epoca, un tempo in cui il flusso di turisti non era così aggressivo e Venezia poteva essere esplorata in tutta tranquillità.
Gli amanti delle miscele si innamoreranno del Cafè Remer, ottenuto da otto tipologie di arabica. In tutto si può scegliere fra 14 tipi di caffè.
L’espresso alla Orsonero Coffee (Milano)
In zona Porta Venezia a Milano c’è un locale a conduzione familiare che unisce nuovi trend nel mondo del caffè a tradizioni italiane consolidate. È Orsonero Coffee, caffetteria che spazia dagli specialty coffee provenienti da tutto il mondo all’espresso orgogliosamente italiano.
Il menù alterna il caffè espresso realizzato con la storica macchina La Marzotto ai caffè filtrati monorigine, per i quali vengono utilizzati strumenti per l’estrazione che stanno divenendo di gran moda, come il V60, il Syphon e l’Aeropress.
L’espresso all’Artlife Caffè Penazzi (Ferrara)
Un locale che può apparire eccentrico dall’esterno, ma che ha le idee molto chiare su come eseguire un espresso a regola d’arte. Fra pallet in legno al posto del bancone e pezzi di mobilio di riuso, l’Artlife Caffè Penazzi di Ferrara serve i prodotti dell’omonima torrefazione, un’istituzione del caffè sin dal 1926.
Nel menù c’è anche il caffè filtrato, ma le protagoniste indiscusse del locale sono le macchinette per l’espresso provenienti da tutte le epoche, che anche solo a guardarle rimandano ad aromi e gusti intramontabili.
L’espresso alle Tazze Pazze (Genova)
Ben due locali portano a Genova tutta l’esperienza in fatto di espresso di Tazze Pazze. Aperte rispettivamente nel 2009 nel quartiere Rivarolo e nel 2017 in centro storico, queste caffetterie faranno la gioia di chi il caffè lo vuole conoscere e non solo gustare.
La selezione rigorosamente 100% arabica di Tazze Pazze va dalle miscele ai monorigine, ma vengono proposti anche caffè filtrati ed estratti con vari strumenti. Chi lo desidera può inoltre acquistare gli specialty coffee in chicchi tostati artigianalmente, venduti in confezioni dalle grafiche deliziose. E per i veri aficionados, Tazze Pazze propone corsi introduttivi al mondo del caffè, per orientarsi con maestria fra aromi, sentori, corpo e acidità.
L’espresso alla Ditta Artigianale (Firenze)
Far i primi a cavalcare la recente ondata di coffee shop provenienti dall’estero, i talenti della Ditta Artigianale di Firenze sanno coniugare la passione italiana per il caffè con i trend della scena internazionale. La mente a capo dei tre locali fiorentini è Francesco Sanapo, più volte Campione italiano di caffetterie e avido sperimentatore delle tecniche più avanzate di coffee making.
Le miscele per l’espresso della Ditta Artigianale ed i vari specialty coffee provengono da un progetto di microtorrefazione che seleziona i chicchi di produttori sparsi in tutto il mondo. Parole come Aeropress, V60 e Batch Brew sono all’ordine del giorno alla Ditta, che rivende anche i propri blend più noti come il MammaMia ed il Jump Blend.
Una curiosità: la Ditta Artigianale si è ulteriormente ampliata con un Gin bar ed offre oltre 20 etichette di gin da tutto il mondo. Per spostarsi comodamente da una cultura degli aromi ad un’altra senza cambiare locale
L’espresso al Sant’Eustachio (Roma)
Posto ad alto tasso di turisti? Può darsi, ma ciò non toglie niente al grande fascino e all’estrema maestria che si celano dietro al bancone del Sant’Eustachio. Situato nel cuore più profondo di Roma, a pochissimi metri dal Pantheon, questo storico caffè ammalia con le sue etichette giallo squillante ed i suoi interni vintage.
A farla da padrone al Sant’Eustachio è il Gran Caffè, un sontuoso espresso servito con crema densa e rigorosamente già zuccherato. L’ideatore del Gran Caffè non ha mai rivelato il segreto della sua preparazione, ma si ha il sospetto che gran parte dell’aroma derivi dalla tostatura a legna dei chicchi in una macchina datata 1948. Le miscele sono poi 100% arabica, selezionate da produttori di varie parti del Sud America e del Corno d’Africa.
L’espresso al Bar Mexico (Napoli)
Sul caffè di Napoli si potrebbe scrivere per anni senza mai aver detto abbastanza. Un culto, un simbolo quasi sacro, ma soprattutto una prelibatezza i cui segreti vengono religiosamente custoditi ma i cui aromi e sapori vengono condivisi con quante più persone possibile.
Una roccaforte del vero caffè napoletano è il Bar Mexico, presente a Napoli in Piazza Dante, Piazza Garibaldi e Vomero. Questa caffetteria tradizionale nasce dall’esperienza e dalla selezione dei chicchi della torrefazione Caffè Passalacqua, che da settant’anni si approvvigiona in luoghi rinomati per il caffè come Brasile, Colombia, Giava, Vietnam e Etiopia.
L’espresso del Bar Mexico viene da miscele pregiate di arabica e robusta, da gustare in tazza bollente e già zuccherato, ancora meglio se accompagnato da un’immancabile sfogliatella artigianale.
L’espresso al Bar Vabres (Palermo)
Da oltre 50 anni, il Bar Vabres è il punto di riferimento dell’espresso a Palermo. Una bevanda storica che negli ultimi anni è stata però affiancata da innovazioni e tecniche internazionali di filtraggio, dando nuova vita ad una caffetteria sospesa fra passato e presente.
L’espresso del Bar Vabres è oggi una miscela 70% arabica e 30% robusta, corposo come lo vuole la tradizione, ma anche aromatico e dalla crema densa al punto giusto. Ad accompagnarlo ci sono specialty coffee e creazioni di latte art che non fanno certo rimpiangere Starbucks.
E visto che siete a Palermo, non potete perdere un’istituzione dello street food locale: l’arancina. Il Bar Vabres la propone in una versione inedita con bacon e provola: da leccarsi i baffi.
Fonte foto: Jess Eddy on Unsplash