Michael Schumacher oggi: condizioni del pilota tedesco leggenda della Formula 1
Erano le vacanza di Natale 2013 quando Michael Schumacher ha subito un grave incidente a bordo dei suoi sci, durante una discesa, probabilmente fuori pista, sui monti di Méribel in Savoia, in territorio francese.
Michael Schumacher, cadendo battè forte la testa contro una roccia e venne immediatamente trasportato in elicottero in stato semicomatoso all’ospedale di Grenoble per essere operato chirurgicamente per grave trauma cranico ed emorragia cerebrale.
Michael Schumacher si sveglierà solo 6 mesi più tardi e presso l’ospedale di Losanna cominciò il suo lungo percorso riabilitativo, a pochi passi dalla sua villa di Gland.
Oggi Michael Schumacher è a casa e la famiglia continua a mantenere il massimo riserbo sulle sue condizioni di salute, anche se qualche informazione è trapelata grazie soprattutto a Jean Todt.
Lewis Hamilton: Il pilota di Formula 1 è il nuovo volto di LG SIGNATURE
“Ho visto Michael la scorsa settimana e spero che presto lo vedrà anche il mondo” ha dichiarato Jean Todt, Team Manager della Ferrari ai tempi del pilota tedesco in rossa.
Questa dichiarazione del luglio 2020 fa eco a quella di novembre dello stesso anno: “Ho visto Michael la scorsa settimana, sta lottando. Mio Dio, sappiamo che ha avuto uno sfortunato e bruttissimo incidente sugli sci che gli ha causato un sacco di problemi, ma ha accanto una moglie fantastica, ha i suoi figli, le sue infermiere e possiamo solo augurare il meglio a lui e alla sua famiglia”.
Ha parlato anche il figlio Mick Schumacher, oggi 21enne pilota di Formula 1 e all’epoca dell’incidente poco più che 14enne.
Il pilota tedesco, figlio della leggenda Michael Schumacher, ha dichiarato, approposito delle condizioni del padre e dei continui paragoni sulla monoposto “Mio padre è stato il migliore che ci sia mai stato in questo sport, non vedo perché dovrei volermi staccare da lui”.
Ecco 20 frasi di Michael Schumacher: oggi rappresentano il carattere, la personalità e la leadership del leggendario pilota di Formula 1
- “Schumacher antipatico? Beh, questa è una battuta fantastica che vogliamo ricordare con un sorriso…”
- “Ho sempre creduto che non ci si debba mai arrendere e bisogna continuare a lottare anche quando c’è una piccola, piccolissima chance”
- “Quello che è successo è talmente drammatico e triste che non provo alcuna soddisfazione per aver vinto” (dopoo l’incidente mortale di Ayrton Senna)
- “L’automobilismo mi ha dato gioie enormi e ogni momento della carriera è stato fantastico”
- “Essere un semplice pilota non è mai stata la mia ambizione. Non è il mio stile”
- “Nello sport non potrà mai esistere un momento uguale ad un altro”
- “Non sei un vero campione del mondo finché non vinci con la Ferrari”
- “Ho fatto tutto quello che ho potuto per far diventare la Ferrari la numero uno. L’intera squadra e tutti i tifosi lo meritavano”
- “Non sono una leggenda. Sono un tipo fortunato che era al posto giusto al momento giusto”
- “Giocare a calcio mi rende più nervoso che guidare una Formula 1”
- “Vinci una gara, ma la gara successiva è un punto interrogativo. Sei ancora il migliore o no? Questo è divertente, ma è anche interessante. E impegnativo. Devi affermarti ogni volta”
- “Decidere di smettere è stato difficile anche per i miei amici della Ferrari, significa non lavorare più con loro ma questo giorno doveva arrivare”
- “Una volta che qualcosa diventa una passione, la motivazione risiede lì”
- “Fernando Alonso è il migliore. Sta superando se stesso. Ci sono dei momenti in cui tutto gira a tuo favore, ma lui si è conquistato questa posizione”.
- “Orgoglioso di averlo conosciuto. Ogni volta mi colpivano la competenza e la curiosità che aveva per la Ferrari, per la Formula 1 e per il calcio e la sua sensibilità per i problemi del mondo“ (riferito a Gianni Agnelli)
- “Anche se sono ancora in grado di competere con i migliori piloti, a un certo punto è giusto fermarsi e dire addio. Ho riflettuto molto, non ero sicuro di avere le giuste motivazioni e l’energia necessaria per correre ancora. Non è il mio stile andare avanti se non sono al 100%. Ora mi sento più sollevato”
- “Quando inizi a lavorare con una squadra devi lasciare che il team vada avanti per conto suo. E alla fine devi tutto a loro”
- “È stato un GP caotico, avevo un’auto pazzesca, una velocità con cui avrei potuto doppiare tutti” (al termine del GP del Brasile)
- “In questi vent’anni ci sono pure degli errori. Ma il vestito che indosso, nel mio animo, è bianco. Ne sono felice”
Poi ci sono le frasi famose dette su Schumacher oggi considerato sempre più leggenda
- “Ma non era meglio se Schumacher dava l’addio al calcio?” (Gene Gnocchi)
- “Non ho ancora visto un altro Ayrton. Probabilmente Michael Schumacher è stato uno di quelli che si è avvicinato di più a lui. Ma Schumacher guidava con la testa, Senna con il cuore. Schumacher è stato uno dei piloti più completi, Senna era più naturale” (Martin Brundle)
- “Il suo record non verrà oscurato certo, alla Ferrari è lui il punto di riferimento della squadra. Non sono sicuro che gli altri piloti siano abbastanza forti, convinti e impegnati per fare qualcosa del genere. Michael ha dato tantissimo per arrivare a ottenere simili risultati. Si dedica completamente a quello che fa e riesce a sopportare un’enorme pressione. Vince una gara e il giorno dopo è in pista per i test” (Bernie Ecclestone)
- “Ero bambino. Nel Brasile dell’ultimo anno di Senna, c’era un giovane tedesco che rompeva le palle ad Ayrton… Quello che ha fatto Michael è più importante del tempo, davvero tanto, trascorso” (Felipe Massa)
- “Michael sarà sempre nei cuori di chi lavora a Maranello. Con coraggio e passione ha ottenuto risultati difficilmente ripetibili: a lui i migliori auguri” (Luca Cordero di Montezemolo)
- “Mi premiò per un successo nei kart e mi emozionai. Ma rammento soprattutto l’acqua che presi con papà per andare a vederlo a una chicane di Hockenheim: passò con una Benetton gialla e non si vedeva un tubo; andava piano, però fu un momento speciale” (Sebastian Vettel)
Sebastian Vettel attore per un giorno con Celina Jade
Curiosità su Michael Schumacher oggi
Ha un’app ufficiale che è stata lanciata per festeggiare i suoi 50 anni. L’app si chiama “Official Michael Schumacher App” ed è una sorta di museo digitale con tutto quello che c’è da sapere sulla leggenda della Formula 1.
La prima volta alla guida di una monoposto quando aveva solo 4 anni, su una mini-auto costruita dal padre Rolf, che gestiva un circuito a Kerpen.
Prende la patente a 12 anni per guidare i kart: a Lussemburgo è possibile prenderla già a 12 anni mentre in Germania avrebbe dovuto aspettare i 14 anni.
Vince il primo Gran Premio in Belgio nel 1992 alla guida della Benetton mentre la prima pole position la conquista due anni più tardi a Montecarlo.
Ha guidato le monoposto delle scuderie Jordan (1991), Benetton fino al 1995 e Ferrari per 10 anni (dal 1996 al 2006). Nel 2010 è tornato in Formula 1 alla guida della Mercedes dal 2010 al 2012.
Ha vinto 7 mondiali e trionfato in 91 Gran Premi conquistando 155 podi e ottenendo ben 1.566 punti con il record di giri veloci, ben 77.
Fonte foto: Marcel Heil on Unsplash