C’erano una volta le merende con pane, burro e marmellata, il Crystal ball, le boy band, il registratore con le videocassette. C’erano anche i cartoni animati su Solletico, Bim Bum Bam, Telemontecarlo e MTV. Se siete dei Millennial o se comunque avete amato alla follia l’ultimo decennio del secolo scorso, in questo momento potete fisicamente percepire il groppo in gola della nostalgia.

 

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Insieme a tutti gli altri trend di un’epoca ancora per poco senza internet e cellulari, i cartoni anni ’90 hanno segnato intere generazioni di ragazze e ragazzi.

Gli stessi e le stesse che magari oggi sono genitori e che vorrebbero mostrare proprio quelle meraviglie animate ai figli.

Prima di elencarvi alcune perle della TV anni ’90, ci teniamo a puntualizzare che ci sono alcune serie animate cult volutamente escluse, ma non per questo meno importanti. Cartoni come i Pokèmon, South Park e i Simpson sono pietre miliari dell’intrattenimento per grandi e piccini che provengono proprio da quegli anni, ma che ancora non hanno smesso di essere trasmessi e di riscuotere successo.

Hanno dunque perso un po’ il loro smalto Nineties e sono pienamente proiettati negli anni 2000. Un discorso simile vale per cult come i Griffin e Futurama, usciti a cavallo del millennio ma quasi unanimemente considerati un prodotto del XXI secolo.

Sailor Moon

Iniziamo con il botto con un anime che ancora oggi incanta e affascina adulti e bambini. Tratto dall’omonimo manga di Naoko Takeuchi, Sailor Moon racconta la storia di un gruppo di giovani ragazze divenute Guerriere Sailor, paladine della giustizia che combattono le forze del male tramite poteri derivati da oggetti magici associati a vari pianeti, fra cui ovviamente la Luna. A capo delle Guerriere Sailor c’è Bunny (in originale Usagi Tsukino), dolce e pasticciona, che diviene la Sailor Moon del titolo e intraprende un percorso di crescita e maturazione negli oltre 200 episodi, 2 cortometraggi e 3 lungometraggi della serie.

Dalle trasformazioni sfavillanti agli outfit sempre coordinati, fino ai vari personaggi secondari memorabili come Marzio/Milord, Luna e Chibiusa: tutto di Sailor Moon è impresso nelle menti di chi guardava la TV negli anni ’90. Il fatto che ogni personaggio avesse una sua personalità distintiva, caratterizzata addirittura da uno specifico colore e da un pianeta, aiutava bambine e bambini a immedesimarsi ancora di più nelle avventure televisive. Non stupisce che, in manifestazioni per appassionati di anime e manga come Lucca Comics, i cosplay di Sailor Moon siano ancora gettonatissimi.

È un po’ magia per Terry e Maggie

Cosa facessero di preciso Terry e Maggie, forse in pochi lo ricordano. Ma una cosa è sicura: se mai avete tentato di teletrasportarvi afferrando il mignolo della vostra migliore amica, vuol dire che avete visto questo cartone.

Nell’anime tratto dal manga Miracle Girls di Nami Akimoto, Terry e Maggie sono due gemelle adolescenti alle prese sia con i problemi comuni della loro età sia con i loro sorprendenti poteri sovrannaturali. Ad affascinare delle due sorelle erano soprattutto le personalità completamente opposte: Maggie iperfemminile e romantica, Terry maschiaccia e sfrontata. Mettete nel mix cotte adolescenziali, regni magici e il fatidico mignolo teletrasportante, e il cult è assicurato.

Beavis and Butt-head

Cambiamo completamente genere e spostiamoci nel mondo delle sit-com animate irriverenti. Creata da Mike Judge e andata in onda su MTV, Beavis and Butt-head racconta le (dis)avventure scolastiche e quotidiane di due ragazzini non propriamente brillanti, spesso sboccati e attratti dal pericolo

Situazioni demenziali e comportamenti bislacchi a parte, di Beavis and Butt-head restano memorabili gli intermezzi in cui i due tipi loschi commentavano i videoclip delle canzoni più in voga del momento, fra satira sfrenata e battute poco gentili. Dalla serie è stato tratto uno spin-off altrettanto famoso, Daria, incentrato sull’intellettuale e cinica compagna di classe dei due zotici.

Che campioni Holly e Benji!!!

Quanto dura una partita di calcio? Se avete risposto “90 minuti più supplementari”, avete sbagliato: una partita dura almeno cinque o sei puntate di Holly e Benji. Lo storico anime sul calcio tratto dal manga Capitan Tsubasa di Yōichi Takahashi ha plasmato il modo in cui intere generazioni pensano ai match di pallone.

Nella serie, Oliver Hutton è un ragazzino che sogna di vincere i Mondiali con la sua squadra nazionale, il Giappone. Entrato in uno dei team della sua nuova scuola, dimostrerà tutte le sue abilità e stringerà relazioni di nemi-amicizia con i campioni in erba Benjamin Price (Benji), Mark Lenders e Julian Ross.

Che campioni Holly e Benji!!! creava negli spettatori l’idea che il calcio fosse uno sport magico, fatto di mosse acrobatiche che assomigliavano più al kung-fu che a calci d’angolo e dribbling. E soprattutto, lasciava tutti noi con una domanda: ma quel campo, alla fine, quanto era lungo?

Piccoli problemi di cuore

Genitori che divorziano, ex che ricompaiono, studenti che ci provano con gli insegnanti e viceversa: Piccoli problemi di cuore sembra quasi una sorta di Beautiful per bambini.

Le avventure di Miki Koishikawa e dell’amato/odiato Yuri sono tratte dal manga Marmalade Boy di Wataru Yoshizumi e sono forse responsabili della passione di alcune generazioni per le telenovele romantiche e per le serie ad alto tasso di peripezie d’amore.

Una curiosità: la serie trasmessa in TV in Italia non è l’originale anime giapponese, bensì un suo completo rimaneggiamento. I contenuti dell’anime nipponico furono infatti considerati troppo espliciti e controversi per la televisione nostrana.

Ranma ½

Un ragazzo diventa una ragazza, un uomo diventa un panda gigante, un giovane diventa un porcellino. L’acqua fredda è ciò che fa scattare la maledizione, l’acqua calda ciò che riporta tutto alla normalità. Sono queste le premesse bizzarre di Ranma ½, anime tratto dall’omonimo manga di Rumiko Takahashi. In mezzo alle esilaranti trasformazioni, l’amore/odio squisitamente adolescenziale fra Ranma e Akane, futura proprietaria del dojo Tendo.

Ad affascinare di Ranma erano i siparietti da commedia degli equivoci intervallati da buffi combattimenti in cui qualsiasi attività, dalla cerimonia del tè al pattinaggio artistico, si trasformava in arte marziale. Il tutto sotteso dalle continue crisi di identità di Ranma, una tematica che non poteva non risuonare con le tempeste ormonali degli adolescenti spettatori.

Dov’è finita Carmen Sandiego?

Gli appassionati di gialli e thriller lo sanno: le trame delle odierne serie TV non sono niente in confronto alle macchinazioni di Carmen Sandiego. Negli anni ’90, l’affascinante ladra latinoamericana teneva grandi e piccini incollati allo schermo a cercare di decifrare gli indizi del suo colpo successivo.

Nessuna cassaforte o caveau erano inespugnabili per Carmen Sandiego, che si dedicava al crimine ma allo stesso tempo teneva alto il suo codice d’onore. Oltre che per le sue mosse elaborate, questa anti-eroina è passata alla storia per i suoi outfit, fra i più stilosi dei cartoni anni ’90: la fedora, il trench rosso e i lunghi guanti neri sono infatti ancora oggi sinonimo di raffinata scaltrezza.


Fonte foto: press 👍 and ⭐ da Pixabay