Alla scoperta di un trend in ascesa che, tra lockdown e smart working, permette di trasformare la casa in una piccola palestra. I benefici sono immediati, con un occhio al portafogli.
Se c’è qualcosa di vero e concreto che mi ha salvato da una crisi di nervi – siamo in 4, in 100 metri quadri – durante il 1°, 2°, 3°, 4°, ennesimo lockdown, è stato ritagliare del tempo per me, per dell’attività fisica.
Io non amo correre, da anni però faccio pilates. Ho iniziato dopo la mia prima gravidanza per rimettermi in moto e risvegliare gli addominali tristemente afflosciati. Ho continuato poi per piacere, appassionandomi sempre di più a questa disciplina.
Yoga: 5 miti da sfatare assolutamente
Al pilates, quando posso, abbino lo yoga. Non sono una yogina doc. Non saluto il sole ogni mattina (tanto sorge lo stesso…). Ho iniziato seguendo su YouTube La Scimmia Yoga. La mattina, prima di iniziare la giornata e inchiodarmi al PC, mi ritagliavo con il mio compagno 20-25 minuti. Questo rituale mi è piaciuto, così ho dato uno sprint alla cosa, seguendo un corso con una persona che conosco da tempo, Elisabetta aka Artemisia. Lei è una insegnante ideale, anche per chi si avvicina allo yoga da neofita come me. Perché il pilates aiuta, ma non sono la stessa cosa.
Oggi se apro il mio feed di Instagram è tutto un proliferare di yoga teacher e yoga class. Lo yoga è assolutamente di moda, meglio dire trending topic. Se una volta c’era l’aerobica con i body e gli scaldamuscoli che solo Jane Fonda sapeva indossare con vera nonchalance, oggi c’è lo yoga online.
Sia chiaro: non sta a me consigliare la soluzione più adatta. Chi sì, chi no. Mi accerterei però sulla serietà dell’insegnante o della scuola e sulla loro preparazione, esattamente come non studierei o perfezionerei una lingua senza un insegnante certificato.
Una scuola che mi ha incuriosito tanto perché l’ho “vista nascere” è Yoga Smart, una piattaforma flessibile, a prova di smart working, DAD, coprifuoco e compagnia cantante, per seguire da casa live le lezioni o le registrazioni. Ho chiesto a Elisa, una dei soci fondatori di Yoga Smart, di raccontarmi qualcosa in più su questo fenomeno.
Partiamo da un assunto, conciso e rassicurante: chiunque può avvicinarsi allo yoga online. È una pratica universale, per giovani e senior. Esistono, mi spiega Elisa, tante pratiche diverse per bisogni e capacità diversi: pratiche più statiche o più dinamiche, più fisiche o più meditative, per smuovere chi è pigro o per calmare chi è agitato.
E i benefici?
Si avvertono fin da subito.
Con due/tre sessioni a settimana, le articolazioni guadagnano in flessibilità, la muscolatura viene tonificata, il respiro diventa più regolare, aumenta il senso di equilibrio fisico e la capacità di mantenere la mente più stabile e concentrata.
Stabili e concentrati…solo questa affermazione, vale almeno una prova in questo periodo altamente instabile.
Infine, quello che era il mio più grande dubbio: ma si può davvero insegnare anche attraverso uno schermo? Si può, si può. L’insegnante può infatti correggere immediatamente e suggerire a ciascuno le posizioni e le varianti più adatte.
Con un grande vantaggio, aggiunge Elisa, a cui non avevo minimamente pensato: praticando online nessuno viene distratto dagli altri, non c’è competizione, nessuno si sente scoraggiato vedendo chi è più avanzato come spesso accade quando si è in una sala in presenza.
Diciamo la verità, quante volte ci siamo sentiti a disagio in una classe dove tutti sembravano a un livello pro?
Io sì, eccome! Ricordo gli inizi in un corso di allenamento funzionale a dir poco imbarazzanti. Rossa, sudata, esausta.
In attesa che riaprano le palestre, dare un occhio alle soluzioni di yoga online è un ottimo compromesso, anche economicamente sostenibile. Perché lo yoga non è esattamente la disciplina più “a buon mercato” del mondo. Così come non lo è il pilates.
E ai soliti simpatici detrattori del “ma sì, lo yoga è solo rilassamento, basta fare due ommm ommm”, la risposta è offrire loro – in amicizia, eh – una lezione di prova di ashtanga, di vinyasa o di yoga dinamico per metterli ko.
Fonte foto: Elly Fairytale da Pexels / Elisa Mirabella