Perché non è possibile capire fino in fondo il fantastico mondo di Barbie, se non si conosce la sua metà
Diciamoci la verità Ken – sì lui, il Ken di Barbie – è noto ai più per la sua fragile virilità. A sua discolpa, dobbiamo ricordarci che il belloccio Ken, dal sorriso plastico e smagliante, debuttava solo nel 1961, quando gli standard di bellezza made in USA proponevano il ribelle Steve McQueen, l’elegante Gregory Peck o l’enigmatico Warren Beatty.
BARBIE DAY: dal role model irraggiungibile alla ragazza della porta accanto
Nel marzo del 1961, dopo ben due anni di sacrosanta singletudine di Barbie, entrava in scena in mise da spiaggia (pantaloncini rossi, asciugamano giallo e sandali) Ken Carson. Il 13 marzo Ken compie 60 anni e in tutto il mondo, Stati Uniti in testa, si celebra il Ken Day, una giornata interamente dedicata al fidanzato on-off di Barbie.
Alzi la mano chi non ricorda questa canzone che a fine anni ’90 impazzava in radio e in TV? Non posso ricordarla solo io, non posso essere l’unica che supera abbondantemente i 30!
Hi Barbie
Hi Ken
You want to go for a ride?
Sure, Ken!
Jump in!
La canzone degli Aqua parlava di una life in plastic, it’s fantastic, ma voglio dire qualcosa in più su Ken.
Ken, se ci riflettiamo bene, è un po’ l’uomo e partner ideale. Tra alti e bassi (Barbie e Ken non sono stati sempre insieme: tutte le storie hanno le loro crisi, perfino in un mondo di plastica), Ken c’è sempre stato, un passo indietro, talvolta un passo avanti. C’era nei primi anni quando indossava i pantaloni e Barbie era l’angelo del focolare, ma c’era anche quando Barbie scopriva il self empowerment, divenendo la role model poliedrica di oggi. Ken è rimasto. Se dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna, dietro una bionda Barbie c’è sempre stato un Ken che l’ha supportata. Anche nelle faccende domestiche, sfoggiando oggi orgogliosamente chiome e look diversi.
Com’è possibile dunque festeggiare il Ken Day? La prima cosa è utilizzare sui social l’hashtag #KenDay per supportare e alimentare di contenuti questa giornata. C’è chi ha iniziato il countdown partendo dai -100 giorni! In tempi migliori, si sarebbe potuto organizzare un bel pic-nic o una grigliata con gli amici. Non sono i migliori 60 anni che Ken Carson poteva aspettarsi, ma i 61 – ne sono certa – saranno sfavillanti!
Fonte foto: Elise Lefort