Nel corso degli anni molte cose sono cambiate circa la lotta all’alopecia ed agli altri disturbi che riguardano il cuoio capelluto. I traguardi raggiunti dalla medicina e dalla scienza sono notevoli e permettono di guardare con ottimismo al futuro anche in caso di problematiche piuttosto serie. Oggi, ad esempio, una delle innovative tecniche per il trattamento dei capelli è quella del plasma ricco di piastrine.
La tecnica PRP Capelli è una terapia rigenerativa (La medicina rigenerativa capelli) che sfrutta l’effetto dei fattori di crescita autologhi o meglio appartenenti allo stesso paziente, ottenuti dalla centrifugazione del sangue in seguito ad un semplice prelievo. Una tecnica che è stata migliorata e perfezionata nel corso degli anni e che ha come obiettivo la riparazione dei tessuti danneggiati, solitamente impiegata in chirurgia maxillo-facciale e odontostomatologia, in oculistica, nella terapia di ulcere cutanee croniche.
Attraverso la tecnica PRP capelli si va ad agire stimolando l’attività dei follicoli piliferi e sebbene esso risulti efficace anche quando i diradamenti siano ad uno stadio piuttosto avanzato, quanto detto circa l’alopecia androgenetica rende evidente come agendo tempestivamente sia possibile ottenere risultati migliori ed in tempi più brevi.
Dal punto di vista pratico, il trattamento consiste in una serie di microiniezioni nel cuoio capelluto di PRP, un prodotto di derivazione ematica caratterizzato dall’alto contenuto di tutta una vasta gamma di gamma di sostanze a vario titolo coinvolte nei processi di riparazione, proliferazione e maturazione cellulare e per questo capaci di stimolare in maniera significativa l’attività dei follicoli piliferi colpiti dall’alopecia.
Va poi sottolineato come il PRP utilizzato per le infiltrazioni sia di natura esclusivamente autologa, ovvero ottenuto a partire dal sangue dello stesso paziente, inoltre il prelievo avviene con provette sterili e monouso, nelle quali il sangue viene centrifugato e dalle quali è aspirato sempre con siringhe monouso il che elimina in partenza il rischio di rigetti o infezioni.
Come funziona il trattamento PRP
Questa tecnica non è per nulla invasiva ed il suo trattamento ha una durata di circa 30-45 minuti e prevede l’utilizzo dell’anestesia locale. Prima di sottoporsi al trattamento è consigliato -non obbligatorio- effettuare le analisi del sangue per verificare che i valori siano corretti e si possa procedere con l’intervento. Dopo aver effettuato il prelievo di sangue (venoso), il campione verrà immesso in una centrifuga che separerà le componenti del sangue isolando il plasma ricco di piastrine, la sostanza rigenerativa. Successivamente, la zona interessata verrà anestetizzata e subirà il numero necessario di infiltrazioni per garantire un risultato soddisfacente. Le infiltrazioni di PRP, chiamate anche microiniezioni, vengono fatte sul cuoio capelluto ad una distanza di circa un centimetro l’una dall’altra, riuscendo a bloccare il processo di caduta dei capelli ed il rinfoltimento della zona interessata.
I risultati
I primi risultati con la tecnica PRP saranno visibili circa dopo 2-3 mesi dalla prima seduta, ma raggiungeranno il loro apice quasi dopo 6 mesi; qualora si volesse intensificare il risultato è possibile sottoporsi nuovamente ad una seduta con una distanza minima di altri 2-3 mesi. Infine, per mantenere l’effetto finale, sarà sufficiente effettuare un richiamo una volta all’anno.
Fonte foto: LinkedIn Sales Navigator da Pexels
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