Una mela che non è lucida e perfetta come quella di Biancaneve, una carota piccola e stortignaccola, un peperone troppo grande per gli standard di vendita o una pera troppo piccola, una pesca senza la buccia così liscia come dovrebbe essere … tutti “difetti” alimentari che sembrano un problema ridicolo ma che in realtà si traducono in tonnellate di frutta e verdura che non arrivano sui banchi dei mercati e dei supermercati perché ritenute non adatte alla vendita e quindi buttate!
Un fenomeno che per tanto tempo è stato sottovalutato, ma che colpisce tutti, persone e pianeta, ovvero lo spreco e le perdite che si generano lungo tutta la filiera alimentare.
Con l’intento di trovare una soluzione a questo problema, nel 2020 nasce Babaco Market, un servizio di delivery in abbonamento 100% Made in Italy che porta direttamente a casa dei consumatori delle box di frutta e verdura fuori dall’ordinario che per piccoli difetti estetici non rientrano negli standard dei tradizionali canali di distribuzione e per questo rischiano di essere sprecati.
I prodotti includono eccellenze del territorio italiano tra cui presidi slow food.
Babaco Market vuole accompagnare chiunque voglia prendere parte alla lotta contro lo spreco alimentare tramite un consumo più sostenibile e per farlo ha lanciato la sua prima pubblicità nelle città di Milano e Torino con una campagna ideata e realizzata in collaborazione con l’agenzia creativa H-57; un manifesto e una presa di posizione valoriale sulla bellezza delle imperfezioni e sull’orgoglio di salvare i “brutti ma buoni”.
“Attraverso questa campagna vogliamo incoraggiare le persone a prendere parte alla nostra mission”, commenta Francesco Giberti, CEO e Founder di Babaco Market, e continua: “Babaco Market nasce con il duplice obiettivo di costruire una filiera eCommerce sostenibile e supportare il comparto agricolo italiano, contribuendo a generare valore sia dal punto di vista del raccolto, che a oggi rischia di essere perso perché non soddisfa i requisiti estetici della distribuzione, sia valorizzando le piccole produzioni che farebbero fatica a trovare sbocco commerciale sui canali di distribuzione mainstream”.
Il servizio è attivo per ora su Torino, Milano, Monza, Varese e province dell’hinterland.